Il babà rustico di Andrea e la storia di quando un foodblogger non ha voglia di cucinare
Non sempre un foodblogger ha voglia di cucinare, non capita spesso ma quando accade che si fa?
Diverse le soluzioni possibili:
a) La fortuna è dalla tua e guarda caso c’è un evento proprio quella sera
b) Hai tanta voglia di quel buonissimo Giapponese dove non vai da tempo
tempo e quale migliore occasione per tornarci?
c) Hai tanto da fare in ufficio, chiami a casa e chiedi con voce sommessa al tuo compagno/compagna o convivente di pensare alla cena
Ci sarebbe anche un’altra opzione la d) ossia quella di farsi invitare a cena ma personalmente ancora non riesco a metterla a punto.
La mia scelta di solito ricade quasi sempre sulla c) – ora che l’ho resa pubblica naturalmente dovrò cambiare strategia perché non funzionerà più – oppure rare volte sulla b).
La verità è che sono molto fortunato perché il mio Andrea oltre ad essere un perfetto uomo di casa – non c’è cosa che non riesca ad aggiustare, appendere o montare – è anche bravo in cucina nonostante lui non voglia ammetterlo.
Ha provato a nascondere le sue doti culinarie ma qualche anno fa quando ero in trasferta di lavoro tutta la settimana il venerdì al mio rientro mi stupiva ogni volta con un piatto differente. A quel punto non poteva più dire di non saper cucinare ed oggi quando torno tardi da lavoro oppure ho semplicemente quando non ho voglia di cucinare diventa lui il re dei fornelli.
Meticoloso nel seguire ed eseguire la ricetta ma anche un po’ pasticcione, nel preparare i suoi manicaretti utilizza il doppio di quello che gli occorre, tutto il contrario di me che mentre cucino contemporaneamente pulisco così posso gustarmi la mia creazione senza pensare a dover sistemare la cucina.
La sua passione più grande però sono i viaggi; ama organizzare, pianificare e scoprire ogni segreto del posto in cui si trova ma sopratutto lontano da casa dimentica la cucina italiana per scoprire e dedicarsi totalmente a quella locale.
Tra i suoi piatti forti ci sono i calamari ripieni con la mollica condita, la focaccia messinese, il pesce spada al salmoriglio e molti altri ma la ricetta che voglio proporvi oggi è davvero sfiziosa e che a me piace particolarmente.
E’ un piatto tutto suo dove io non metto assolutamente becco, è stato lui a propormelo e realizzarlo in occasione di una cena con amici ed oggi fa parte del nostro menù di “famiglia”.
Ideale come antipasto ma anche come spuntino per la merenda ecco a voi il buonissimo e soffice Babà rustico di Andrea.
Ingredienti
300
Grammi farina “00”
100
ml di latte
100
ml di olio EVO
3
uova
100
gr di mortadella – quella buona e profumata
100
gr di formaggio emmenthal svizzero
150
gr di olive verdi denocciolate
20 gr di parmigiano reggiano grattugiato
50 gr di scamorza o galbanino
1
bustina lievito per torte salate o un panetto di lievito di birra
Sale
e pepe q.b.
In una ciotola capiente sbattete le uova intere fino a farla diventare spumose e aggiungete l’olio d’oliva, sale e pepe e poi la farina setacciata e il lievito continuando ad impastare aiutandosi eventualmente con un robot da cucina.
Incorporate delicatamente a mano, mortadella, formaggio emmenthal, parmigiano e olive. Imburrate e infarinate uno stampo per plumcake o uno a forma di ciambella e disponete l’impasto con attenzione.
Se avete usato il lievito di birra fate riposare per un paio d’ore l’impasto in un luogo caldo e coprite con un panno di lino e lasciate
Se avete utilizzato il lievito per torte salate infornate subito a 180°C per circa 40 minuti. Controllate sempre con uno spiedino di legno lo stato di cottura prima di spegnere.
Fate raffreddare, tagliate a fette e disponete su un piatto da portata.
Buon Appetito e bravo il nostro Andrea!