Parmigiana di melanzane quella che non va in forno
La tanto attesa estate finalmente è arrivata ma nonostante ciò ci lamentiamo perché è troppo caldo.
Quando è freddo e a Roma non è mai freddo o piove, tutti desideriamo che smetta e che arrivi il caldo, ora che fa caldo brontoliamo e cerchiamo il fresco; la realtà è che non ci sta mai bene davvero nulla.
L’unica cosa che può distoglierci dall’ossessione del clima sono solo le tanto agognate vacanze. Le mie finalmente stanno per arrivare e come ogni anno non vedo l’ora di passarle in terra d’Abruzzo, dove sono nato e cresciuto e nella stupenda Sicilia che mi ha adottato in età adulta.
Quando torno a casa in Abruzzo mi lascio letteralmente coccolare dalla mia famiglia e dalla mia terra sotto ogni punto di vista. Non a caso nel mese di agosto ci sono tantissime sagre di paese nella provincia teramana con tanto di piatti tipici a cui non riesco e voglio sottrarmi; dalle frittelle col prosciutto, al panino col formaggio fritto fino ai mitici arrosticini tutto ha il sapore di casa e per me non è estate senza tutto questo.
Il top a cui non posso rinunciare è il panino con la salsiccia arrostita e il panino con la porchetta di Campli un piccolo paese a pochi kilometri da Teramo rinomato per la qualità della porchetta.
L’amore mi ha portato nella stupenda Sicilia che ho imparato a conoscere di anno in anno; panorami e posti incantevoli ricchi di storia e di rara bellezza uniti ad una tradizione eno – gastronomica ricca ed importante.
Ogni anno scopro un piatto nuovo che desta in me stupore e meraviglia; che studio e gusto attentamente per carpirne tutti i segreti, per poi poterlo riproporre una volta tornato a casa.
Il sole, l’aria pulita e la terra sono i principali ingredienti delle ricette siciliane, per la precisione sono gli elementi che conferiscono ai prodotti dell’isola un sapore inconfondibile, particolare che rende i piatti siciliani unici: delle vere e proprie specialità.
Mi ricordo ancora la prima volta che ho assaggiato la “parmigiana di melanzane” non credevo alle mie papille gustative e non pensavo che le melanzane potessero avere un sapore così intenso e ricco.
Avevo imparato ad apprezzare e mangiare le “melanzane alla parmigiana” quelle fritte o grigliate con con pomodoro e mozzarella cotte al forno ma non immaginavo che ne potesse esistere una versione ancora più buona.
Le abili mani della cara zia Giovanna sono riuscite anno dopo anno a farmi innamorare della parmigiana di melanzane che per sapore, ingredienti e modalità di realizzazione non c’entra proprio nulla con quella che ero abituato a mangiare ed è proprio questa la ricetta che voglio condividere con voi oggi.
Il segreto sono naturalmente gli ingredienti come le melanzane siciliane (quelle tonde e violacee), la passata di pomodoro fresca, il parmigiano DOP e il basilico; non si mette nulla al forno anzi la parmigiana di melanzane della zia Giovanna si mangia fredda o al massimo a temperatura ambiente, fetta dopo fetta, accompagnata con il freschissimo e profumatissimo pane con i semi di sesamo.
Un piatto estivo, di stagione e tradizionale per festeggiare l’arrivo dell’estate e delle meritate vacanze.
Ingredienti
3/4 melanzane tonde viola di media grandezza
Parmigiano reggiano DOP
1/2 bottiglia di passata di pomodoro – io uso la Cirio passata verace
olio EVO q.b.
sale q.b.
Basilico fresco
Mettete sopra gli strati un discreto peso e lasciatele tutta la notte in modo tale da far espellere tutto il liquido amarognolo.
Lavatele bene sotto l’acqua corrente, strizzatele e asciugatele bene.
In una padella capace mettete abbondante olio d’oliva o di semi e procedete con la frittura delle melanzane. In un pentolino a parte mettete la passata di pomodoro con dell’olio d’oliva, sale, un pizzico di zucchero e basilico fresco e fate bollire per circa 10/15 minuti fino a rendere la passata bella densa.
Grattate il parmigiano (tanto) e lavate bene le foglie di basilico.
In una pirofila alternate mettendo le fette di melanzane, la passata di pomodoro, abbondante parmigiano e le foglie di basilico.
Mettete in frigorifero per un paio d’ore e tiratela fuori una mezz’ora / ora prima di mangiarla.
Servitela a porzioni o meglio ancora a fette accompagnata da pane fresco al sesamo.
Buon appetito a tutti e grazie Zia Giovanna.