Parigi Fashion week 2013 …and the winner is….
Il mio più grande desiderio fin da ragazzo è sempre stato quello di assistere ad una sfilata di Moda per viverne le emozioni e coglierne tutte le sfumature. Sicuramente è un’esperienza irripetibile e fantastica che spero di poter sperimentare presto.
Nel frattempo dal 21 al 25 gennaio 2013 a Parigi ci sono state le sfilate di Alta Moda Primavera – Estate 2013 che hanno avuto come protagonisti collezioni mozzafiato ed eterogenee. Tra rivisitazioni di diverse epoche storiche, attenzione all’ambiente e location surreali si sono alternati capi di ricercata bellezza ed eleganza (naturalmente non tutti) confermando e ricordandoci che la vera ed unica Moda è l’Alta Moda!
Tra innumerevoli nomi prestigiosi vi propongo quelli che a mio avviso rappresentano il top e quelli che mi hanno colpito con le loro creazioni sia positivamente che negativamente e che quindi meritano tutta la nostra attenzione.
Cominciamo con la collezione “Giorgio Armani Privé”: elegante, di classe, un perfetto e armonico connubio tra Oriente ed Occidente. I tessuti luminosi e morbidi si modellano al corpo disegnandone le forme e creando un equilibrio quasi surreale. Le geometrie dei tessuti si sposano pienamente con i colori accessi, con i rossi vivi e gli arancioni. Pantaloni slim, giacche squadrate, gonne a ballon e scollature importanti ma tutto in pieno stile Armani. Accessori in pietra, pochettes impreziosite con perle e paillettes , cappelli tipo fez.
“L’Atelier Versace” rivisita gli anni Novanta proponendo una donna in taillerur con spalle larghe e inserti in oro 24 carati, seta e pelle. Audace e provocante si alternano pantaloni super slim, gonne plissettate dai colori sgargianti e giacche tre/quarti di pelliccia o con inserti in pelliccia. Gli accessori rigorosamente d’oro e vistosi rendono ancora più “accecante” la donna Versace quasi venisse dal futuro.
“DIOR”: in una fantastica location che ripropone un giardino segreto sfila una donna di classe ma allo stesso tempo eterea.
Tra seta, tulle e organza la parola d’ordine per Dior sembra essere la leggerezza quasi a voler ricordare la fragilità dei petali di un fiore. Si alternano abiti dai colori pastello fin sotto il ginocchio e tailleur con giacche sartoriali, il tutto impreziosito da ricami di precisione. Armonia e musicalità il life motive di tutta la collezione che lascia tutti senza fiato.
La “Maison Martin Margela” sempre attenta al tema del riciclo e dell’ambiente rappresenta una donna essenziale, pratica ma allo stesso tempo elegante. Alternando corto e lungo sembra passare da un epoca all’altra: dagli anni ’20 ai ’50. I colli sono importanti ma stondati, le scollature geometriche, i tessuti vanno dal velluto alla seta e rendono le creazioni originali e l’atmosfera emozionante. Le ultime due creazioni rappresentano il genio del riciclo e dell’estro estremo.
Con“Jean Paul Gaultier” la donna fa un tuffo in Oriente tra colori e profumi quasi da mille una notte. Gonne lunghe fino alla caviglia, morbide e dai motivi geometrici si alternano a pantaloni larghi e bustini ricamati e impreziositi con paillettes e lustrini. Le linee sinuose e sensuali delle creazioni rendono la collezione molto sexy nonostante non ci siano scollature importanti. Il filo conduttore sono i colori che saziano la fame degli spettatori ed accendono la passione.