E’ inutile quando c’è il Festival o Festivàl (come diceva il buon Mike) di Sanremo tutti siamo incollati davanti alla TV, PC, Tablet o telefonino pronti a commentare, criticare, sorridere, emozionarci, commuoverci. Sanremo è forse uno dei rari momenti in cui noi italiani ci sentiamo un popolo unito, coeso e dimostriamo un briciolo di patriottismo (l’altro momento sono i Mondiali di Calcio quando giocano i mitici Azzurri).
Ogni anno promettiamo di non guardarlo e giuriamo che sarà l’ultimo festival ma poi ne veniamo attratti, rapiti, conquistati e quando finisce proviamo una sorta di vuoto e malinconia.
Quest’anno nonostante non sia una grande fan di Fabio Fazio (ma assolutamente della Littizzetto)ho deciso nel pieno delle mie facoltà mentali di seguire la “63° edizione del Festival di Sanremo” per ascoltare le canzoni di artisti meritevoli, per osservare e criticare gli outfit di tutti i partecipanti e per sentirmi come dice Totò Cutugno “un italiano vero”.
Ho personalmente gradito la scenografia dal sapore “retrò”, l’orchestra su tre piani e i vari sketch dei due simpatici e un po’ imbranati presentatori ma ho avuto un particolare occhio di riguardo per la moda di questo Festival.
Sanremo è una passerella dove si alternano stilisti di grande fama internazionale ma anche giovani emergenti e talentuosi pronti a stupirci e farci rimanere a bocca aperta difronte alla bellezza delle proprie creazioni.
Se proprio devo essere sincero la passerella di quest anno non è stata particolarmente strabiliante ed in verità ha deluso un po’ le mie aspettative. Nonostante tutto qualcosa si è salvato ed ora vi presento la mia personale classifica che spero condividiate o critichiate.
CATEGORIA PRESENTATRICI:MIGLIOR ABITO
La starlette indiscussa di questo Festival è stata sicuramente Luciana Littizzetto: simpatica, ironica, cinica e senza peli sulla lingua ha tenuto testa a Fazio e a tutti i personaggi i cantanti e gli ospiti che si sono avvicendati durante tutte e 4 le serate. Ho apprezzato molto la scelta degli stilisti tutti rigorosamente italiani e per quanto mi riguarda non particolarmente famosi. Le creazioni assolutamente adatte allo stile della Lettizzetto, originali nella scelta dei colori, tessuti e modelli. Uno stilista differente per ognuno delle cinque serata.
Mi spiace ma a onor del vero devo dire che tanto è stata brava la cara “Lucianina” come padrona di casa quanto carente in classe e portamento. Sulla scelta delle scarpe calo un velo pietoso.
Tra tutti gli abiti indossati dalla presentatrice torinese quello più elegante per me è stato senza dubbio questo.
Cosa dire di Bar Rafaeli: di indiscussa bellezza e classe peccato per abiti. Le creazioni di Roberto Cavalli, che non amo particolarmente, le ho trovate poco originali e poco eleganti. Dai colori ai tessuti al taglio secondo me non hanno reso al meglio l’effettiva bellezza della super modella israeliana.
Bianca Balti: Eterea, di gran classe, dai lineamenti statuari e dal viso perfetto per me senza alcun dubbio vince il titolo per il miglior abito. I cari Dolce e Gabbana d’altronde non si smentiscono mai: tutti e tre gli abiti indossati dalla modella erano di superba eleganza. Dal tailleur nero ai tre abiti di pizzo bianco, nero e rosso a sirena un trionfo di bellezza. Le scarpe gioiello sotto il tailleur nero mozzafiato e gli orecchini nonostante fossero importanti erano in perfetto equilibrio con il look e donavano armonia allo splendido viso della top model.
Unico difetto la sua estrema timidezza e poca dimestichezza con le telecamere che purtroppo la penalizza facendola apparire a volte un po’ sciocca.
CATEGORIA CANTANTI (Maschile e femminile):MIGLIOR LOOK
Non entrando nel merito delle performances dei 14 “big” (Elio e le storie tese: the best !!!!) con grande piacere dichiaro miglior look femminile di questo Festival quello di Simona Molinari. Abiti originali, eleganti, estrosi e di buon gusto. Tulle, lamè, seta e swarovski sembra che il giovane Antonio Martino abbia fatto un’ottimo lavoro sotto ogni punto di vista.
Le altre concorrenti vocalmente validissime hanno brillato meno in termini di look: da una Chiara un po’ goffa e impacciata nonostante i modelli di “Alberta Ferretti” ad Annalisa dal look “bambola di porcellana” fino ad arrivare alla mistica Malika Ayane.
Tra gli uomini vince lo stile e la classe di ETRO scelto dal bravissimo Max Gazzè.
Comment
Concordo su tutto, meno che sulla bellezza della Balti