Chissà quante volte vi sarà capitato camminando per strada, in ufficio o al bar di essere stati attratti da un profumo, un essenza, una fragranza o inorriditi da uno sgradevole odore.
Sembra strano ma trai i cinque sensi che abbiamo in dotazione l’olfatto è forse uno di quelli che attiviamo subito, prima ancora della vista.
Il nostro apparato olfattivo è composto da tantissimi ricettori che captano qualsiasi tipo di odore intorno a noi e lo inviano ai nostri centri nervosi dove vengono elaborati, classificati e memorizzati.
Consciamente o inconsciamente associamo ad ogni singolo odore uno o più ricordi e a seconda dell’intensità di ciò che percepiamo andiamo a ripescare un determinato evento; come se avessimo una sorta di mappa dove muoverci ed il tutto in frazioni di milionesimi di secondo.
Dopo questa dissertazione chimico-fisica passiamo alle cose importanti e al dilemma che affligge tutti noi: “il profumo è un accessorio o un segno distintivo?“
Innanzi tutto non è assolutamente vero che il profumo è un vezzo solamente femminile e sopratutto che “l’omo addà puzzà“, sfido chiunque a stare vicino a ad un uomo o peggio ancora ad una donna che puzza. E’ altrettanto vero che non tutte le fragranze possono piacere anzi alcune vengono percepite sgradevoli o addirittura puzzolenti.
E’ tutta una questione di chimica, di pH della pelle e di equilibrio.
Quando le gocce di profumo toccano la nostra pelle formano un legame forte con il pH specifico che ognuno di noi ha, dando vita a sua volta ad una nuova fragranza tutta unica e personale. Uno stesso profumo infatti può avere mille diverse sfumature a seconda chi chi lo indossa.
Ebbene si il profumo si indossa, proprio come un abito. Così come ci sono abiti che alcuni non possono indossare anche per i profumi vale la medesima regola: una fragranza che spesso si sente addosso a qualcuno e piace indossata sulla propria persona può arrivare addirittura a nauseare.
Qualcuno tempo fa mi ha detto che aveva un profumo per ogni giorno della settimana ed io ricordo di aver sorriso e di aver pensato che fosse un’assurdità mentre ora penso che in parte avesse ragione. Non proprio un profumo per ogni giorno della settimana ma penso che 3 o addirittura 4 sia il numero giusto.
Che sia una fragranza, un profumo, un eau de toilette o semplicemente l’odore della propria pelle è senza ombra di dubbio un elemento che ci distingue e contraddistingue gli uni dagli altri.
Quando ci piace qualcuno non pensiamo come prima cosa al suo odore o cerchiamo di capire o ricordare quale profumo indossa?
Quando sentiamo un odore cattivo non tendiamo ad allontanarci dall’individuo o dalla fonte che lo produce?
Il profumo è più di un accessorio è in un certo senso il nostro biglietto da visita, uno primo modo per farsi notare, un mezzo per attrarre l’attenzione e la curiosità negli altri. E’ dunque un chiaro segno distintivo.
Il profumo può rispecchiare il nostro stato d’animo? Si.
Una fragranza forte e persistente può indicare che la persona che lo indossa è tosta e sa quello che vuole almeno quel giorno. Un profumo più dolce e fruttato, delicato può farci pensare invece a qualcuno più frivolo, stravagante con la testa tra le nuvole.
Innanzi tutto non è assolutamente vero che il profumo è un vezzo solamente femminile e sopratutto che “l’omo addà puzzà“, sfido chiunque a stare vicino a ad un uomo o peggio ancora ad una donna che puzza. E’ altrettanto vero che non tutte le fragranze possono piacere anzi alcune vengono percepite sgradevoli o addirittura puzzolenti.
E’ tutta una questione di chimica, di pH della pelle e di equilibrio.
Quando le gocce di profumo toccano la nostra pelle formano un legame forte con il pH specifico che ognuno di noi ha, dando vita a sua volta ad una nuova fragranza tutta unica e personale. Uno stesso profumo infatti può avere mille diverse sfumature a seconda chi chi lo indossa.
Ebbene si il profumo si indossa, proprio come un abito. Così come ci sono abiti che alcuni non possono indossare anche per i profumi vale la medesima regola: una fragranza che spesso si sente addosso a qualcuno e piace indossata sulla propria persona può arrivare addirittura a nauseare.
Qualcuno tempo fa mi ha detto che aveva un profumo per ogni giorno della settimana ed io ricordo di aver sorriso e di aver pensato che fosse un’assurdità mentre ora penso che in parte avesse ragione. Non proprio un profumo per ogni giorno della settimana ma penso che 3 o addirittura 4 sia il numero giusto.
Che sia una fragranza, un profumo, un eau de toilette o semplicemente l’odore della propria pelle è senza ombra di dubbio un elemento che ci distingue e contraddistingue gli uni dagli altri.
Quando ci piace qualcuno non pensiamo come prima cosa al suo odore o cerchiamo di capire o ricordare quale profumo indossa?
Quando sentiamo un odore cattivo non tendiamo ad allontanarci dall’individuo o dalla fonte che lo produce?
Il profumo è più di un accessorio è in un certo senso il nostro biglietto da visita, uno primo modo per farsi notare, un mezzo per attrarre l’attenzione e la curiosità negli altri. E’ dunque un chiaro segno distintivo.
Il profumo può rispecchiare il nostro stato d’animo? Si.
Una fragranza forte e persistente può indicare che la persona che lo indossa è tosta e sa quello che vuole almeno quel giorno. Un profumo più dolce e fruttato, delicato può farci pensare invece a qualcuno più frivolo, stravagante con la testa tra le nuvole.
E voi cosa ne pensate?
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