Finalmente l’estate si è decisa ad arrivare ed abbiamo potuto fare il tanto atteso cambio stagione; come serpenti ci siamo spogliati della muta invernale e dato il via al periodo di shorts e t-shirt a manica corta sfoggiando una volta per tutte il “physique du role” dopo un duro anno di duro lavoro.
Ma è sopratutto tempo di vacanze. Ogni anno con Andrea è sempre la stessa storia: che facciamo, dove andiamo e sopratutto quando.
E’ solo una questione di tempo, ad un certo punto dell’anno è come se avesse un orologio biologico delle ferie estive che scatta e gli da l’input per fare domande a raffica. La cosa curiosa è che durante l’anno, per fortuna, ci concediamo dei week end fuori porta, in Italia o in Europa che ci aiutano a spezzare la routine quotidiana e la fatica accumulata ma che inevitabilmente ci portano poi a non sapere cosa fare in estate, periodo dove tra l’altro ad entrambi non piace viaggiare. In estate c’è il grande esodo e anche se tutti dicono che nessuno parte e che le città non si svuotano alla fine qualsiasi posto è sempre super affollato ed i prezzi da capogiro.
Noi da qualche anno abbiamo trovato un ottimo compromesso che sembra funzionare: nelle due settimane in cui praticamente tutto il mondo va in vacanza alterniamo una settimana in Abruzzo ed una in Sicilia.
Per entrambi è un po’ come fare un tuffo nel passato, tornare bambini e rivivere quel periodo meraviglioso che è l’infanzia e l’adolescenza dove tutto era possibile e dove tutto era ancora da scoprire.
Ma i ricordi che abbiamo sono legati non solo alle persone, ai luoghi, a quanto vissuto ma anche agli odori e sopratutto ai sapori che rimangono impressi nella nostra mente e nel nostro cuore per sempre.
Io, grazie ad Andrea, ho avuto la fortuna di affezionarmi non solo ai luoghi stupendi delle diverse provincie siciliane ma anche ai tutti i sapori che vi assicuro essere davvero unici; un misto di cucine e culture da quella greca a quella araba che mi hanno affascinato e rapito.
Pensate che prima di arrivare in Sicilia stiliamo un vero e proprio piano culinario dettagliato su cosa mangiare e in che giorno in modo da non dimenticare nulla e soddisfare tutte le voglie.
E’ inutile in Sicilia tutto ha un altro sapore, la frutta ha un sapore intenso proprio di frutta e i dolci sono dei signori dolci.
Quando torniamo a casa per un po’ di tempo la mente e il palato sembrano appagati, sopiti ma dopo qualche mese, basta una parola o un ricordo a far tornare alla mente le prelibatezze gustate scatenando non solo una gran nostalgia ma anche un grande desiderio.
La ricetta che vi propongo oggi non è interamente siciliana ma una mia personale rivisitazione; un alternativa simpatica per rendere omaggio ad una terra ed una cucina fantastici.
Diciamolo pure il merluzzo non è un pesce proprio prelibato e non si sa mai come cucinarlo ma vi assicuro che con questa ricetta vi leccherete i baffi!
Vediamo insieme come prepararla.
Ingredienti:
5 merluzzi di media grandezza
5 merluzzi di media grandezza
Per la mollica condita:
4/5 fette di pan carré
prezzemolo q.b.
olio d’oliva q.b.
1 o 2 spicchi d’aglio
50 gr Parmigiano
20 gr Pecorino Romano
Preparazione:
In un mixer mettete le fette di pan carré tagliato a pezzi grossolani il prezzemolo lavato e l’aglio fatto a pezzetti piccoli. Azionate il mixer e tritate tutto; non appena il pane si è amalgamato bene con il prezzemolo e l’aglio aggiungete il parmigiano, il pecorino e l’olio d’oliva a filo (senza esagerare).
Prendete i merluzzi puliteli privandoli della testa e delle interiora e partendo dalla parte superiore piano piano con il pollice e l’indice staccate delicatamente la spina dalla polpa ottenendo una “cotoletta di merluzzo” come mostrato nella foto.
Prendete la mollica condita e impanate le fette di merluzzo propo come se faceste delle cotolette. Arrotolatelo dal lato più piccolo ed eventualmente se troppo grande tagliate l’involtino di merluzzo a metà ed infilatelo delicatamente nello spiedo di legno. Ripetete il procedimento per tutti i merluzzi. Ottenuti gli “spiedoni” passateli nuovamente sulla mollica condita in modo tale da insaporire meglio anche la parte esterna.
Prendete una teglia disponete gli spiedoni a vostro piacimento e informate a 180°/200° per circa 15/20 minuti (il merluzzo cuoce molto velocemente). Un volta dorati disponete su un bel piatto da portata con pomodorini pachino o insalata mista.
Buon Appetito!
2 Comments
Adorabile!!! Che buone!
Grazie tesoro :-)