La settimana della moda milanese è stata per me non solo un sogno che si avvera ma sopratutto un’esperienza unica in un mondo affascinante quale quello della moda ma anche così diverso dalla vita di tutti i giorni.
Per una intera settimana ho indossato i panni del “fashion expert” e vissuto un’atmosfera elettrizzante in una città che cambia pelle per per ospitare questo evento dalla risonanza mondiale.
La moda d’altronde è stata sempre una componente fondamentale nella società; tutti ne siamo affascinati, rapiti ed anche se a volte la riteniamo futile non riusciamo a rimanerne estranei e ne subiamo l’indiscusso potere.
Il calendario anche quest’anno è stato fitto di sfilate, presentazioni e nomi prestigiosi che hanno movimentato non poco le strade della soleggiata Milano ma ha anche puntato i riflettori su stilisti meno acclamati che con grande determinazione stanno conquistando il mercato nazionale ed europeo, rafforzando sempre più l’indiscussa qualità del Made Italy.
Sono rimasto colpito dalle creazioni di questi “giovani” designer, dal loro estro creativo e dal grande talento. Uno in particolare è riuscito a riaccendere in me quel desiderio e quell’amore per la moda che ho sempre avuto e che continuo a portare dentro di me: Cristiano Burani.
Sono bastate poche parole nel suo show room per catturare subito la mia attenzione e farmi appassionare alla sua storia e al grande lavoro che si nasconde dietro ogni sua singola creazione.
La passione è il motore che ha spinto Cristiano Burani a lasciare la professione di medico per dedicarsi alla moda che sta portando avanti con dedizione e grandi soddisfazioni.
Talentuoso, grintoso e deciso alla base delle sue creazioni c’è uno studio attento dei tessuti, della donna e delle sue necessità.
L’utilizzo di tessuti hi-tech opportunamente lavorati da esperti artigiani conferisce agli abiti firmati Burani eleganza, originalità e comodità. Trasparenze, alternanza di tessuti come la seta e il raso stampato con quelli sportivi crea un nuovo lusso quotidiano. Urbanwear il fil rouge della collezione P/E 2014 che proietta la donna Burani in un contesto sociale ben preciso, più reale e quotidiano esaltandone sempre le forme e senza perdere in eleganza. I colori freddi del bianco, blu active e nero si mescolano e si alternano al rosa mauve e al giallo senape; gli accessori spaziano da flat shoes e high hills in pelle laserata a cappelli da baseball in organza con maxi visiera fino ad arrivare raffinati inserti in Swarovski.
Burani si conferma brillante ed attento osservatore della realtà contemporanea nonché grande innovatore.
Gli accostamenti apparentemente audaci denotano un’attenzione particolare alla donna e alle sue esigenze tra cui quella sempre più incalzante di aver un capo versatile e facilmente abbinabile.
Esperienza altamente formativa che mi ha fatto aprire gli occhi su questo mondo apparentemente fantastico ma che in realtà nasconde tanto lavoro, sudore e fatica per poter vedere riconosciuti i propri sforzi.
Passione, tenacia e una grande forza di volontà sono gli ingredienti che alimentano il lavoro di molti talenti della moda ma che a volte purtroppo non bastano per riuscire ad emergere.
Complimenti a Cristiano Burani e AD MAIORA!
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