Anche quest’anno la nostra bella capitale ha ospitato uno degli eventi più importanti del universo fashion: L’Alta Moda che grazie all’impeccabile organizzazione di AltaRoma ha brillato con gran classe e stile.
Più delle sfilate hanno sicuramente catturato l’attenzione della stampa e non i progetti innovativi come Room Service ideato e curato da Simonetta Gianfelici che si riconferma come espressione della tradizione sartoriale e artigianale italiana resa contemporanea attraverso il lavoro di giovani creativi.
Dodici i designer selezionati tra molti, tutti rigorosamente accomunati dalla prerogativa di avvalersi di tecniche sartoriali e di materie prime pregiate, all Made in Italy.
Mirror Box organizzato dallo IEDModa ha posto l’accento sulla sperimentazione, la creatività e sul dialogo tra abito, gioiello e accessorio, in un compendio moderno e divertente.
Gli oggetti si riflettono, rimbalzano e si moltiplicano in un gioco di specchi e di luci che rende surreale e quasi metafisica la sala espositiva della galleria Il Ponte Contemporanea.
Attesissime le sfilate di Sarli, Gattinoni e Balestra che non hanno esaltato la stampa o generato importanti critiche.
Grande sorpresa e standing ovation invece per il talentuoso stilista Jamal Taslaq che ha meravigliato e stupito tutti con le sue creazioni. Tra il pubblico non solo tanti addetti ai lavori e personaggi noti del jet set italiano ma la presenza straordinaria dell’ eterea Silvana Pampanini ha rapito non pochi scatti lasciandoci tutti a bocca aperta.
Prêt-à-Couture il titolo della sua collezione: Prêt per le taglie classiche del “ready to wear”, Couture per il gusto e il look unico dell’Haute Couture.
Nino Lettieri, ha rivisitato in chiave moderna, attraverso forme e volumi, gli anni 50 e 60 grazie all’utilizzo di tessuti semi rigidi come lo shantung, le taffetas e l’organza. Le stampe, disegnate da Lettieri, nere su fondo bianco, realizzate con tessuti preziosi donano ai leggeri e fluttuanti abiti un tocco minimal chic.
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