Miami è la città del sole, delle spiagge e del divertimento. E’ proprio come si vede nei film: ci sono i poliziotti in bicicletta, i guarda spiagge che dalla torretta controllano l’oceano e party pazzeschi ovunque. Insomma è il regno del relax aggiungi poi che tutti sono in perfetta forma fisica sembra davvero di essere nel paradiso terrestre.
Come faccio a sapere tutte queste cose? Ci sono stato non meno di un mese fa con i miei inseparabili compagni di viaggio: Andrea e i miei cugini Enrico ed Eric e ancora non so per quale ragione non sono rimasto a vivere li con 28 gradi fissi tutto l’anno.
E’ una città cosmopolita – ci sono persone di ogni parte del mondo del mondo – ed anche molto affascinante nei colori e nei paesaggi che non mancano mai di stupirti.
Come ogni grande città è ricca di ristoranti – sopratutto italiani – e locali di ogni genere, almeno a South Beach, dove soddisfare ogni tipo di desiderio.
In viaggio abbiamo una regola ferrea: NON si mangia nei ristoranti italiani a meno che non sia uno dei più famosi e migliori al mondo come Le Cirque di New York dove infatti siamo stati, ma si cerca sempre di trovare ristoranti o bar dove provare e scoprire la cucina locale o internazionale che normalmente non ci concediamo quando siamo a casa.
Abbiamo provato tutti i tipi di cucina da quella americana con il classico cheesburger con patatine a quella messicana, thai e giapponese come al solito non ci siamo fatti mancare nulla. Un posto in particolare però a segnato il mio soggiorno a Miami e il mio palato: Joe’s Crab! Impossibile andar via da Miami se non si è mangiato il granchio e tutte le sue possibili declinazioni in cucina da Joe. Nella parte sud di South Beach Joe’s Crab è il re indiscusso del granchio e non solo; dopo aver letteralmente goduto nel mangiare il crab burger ho raggiunto l’atarassia epicurea con la famosissima Key Lime Pie.
Mio cugino Eric prima di entrare mi aveva detto che era buonissima e che solo in Florida si può mangiare la vera Key Lime Pie ma io come al solito non gli ho creduto. Scettici avevamo preso solo due porzioni in 4 ma appena dato il primo morso ho capito che avrei difeso e mai concesso neanche una briciola della torta come un cane con il proprio osso. Ogni boccone un sussulto e un’esplosione di gusto e sapore; il dolce quasi stucchevole della crema è mitigato dal gusto acre del Lime che insieme alla base fatta di biscotti secchi e burro rendono il tutto perfettamente equilibrato.
Sono uscito a fatica da Joe’s Crab e per tutta la durata della vacanza e anche quando sono tornato in Italia non ho fatto altro che pensare e ricordare quel meraviglioso sapore. La scorsa settimana, preso da un attacco di nostalgia acuto e con l’assoluta complicità di Andrea abbiamo deciso di provare a riprodurre la Key Lime Pie e abbandonarci al ricordo della splendida vacanza. Il sapore purtroppo non è come quello provato ma devo dire che ci siamo andati molto vicino.
Lasciatevi sedurre dalla peccaminosa Key (Italian) Lime Pie :-)
gr di biscotti Graham Crackers (potete usare dei biscotti Digestive
o dei semplici biscotti secchi)
di burro fuso (non salato)
per la crema al lime o “lime cream” :
tuorli d’uovo
scorza di 2 lime
confezione da 400 ml di latte condensato zuccherato
di 4 lime (150 ml)
per la meringa:
4 albumi
di zucchero
di aceto bianco (o come nella ricetta tradizionale, ¼ di cucchiano di cream
of tartar, cioè acido tartarico, poco conosciuto in Italia ma disponibile
in farmacia)
Riscaldate il forno a 180 °C preparate la base sbriciolando i biscotti (come la base per il cheesecake!) mescolate poi con il burro fuso e foderate il fondo di uno stampo a cerniera con l’impasto di biscotti e burro fuso e fatela cuocere in forno per circa 8 minuti.
Infornate il tutto per circa 10 minuti, fino a che la crema si solidifica preparate quindi la meringa, sbattendo a velocità media gli albumi, lo zucchero e l’aceto bianco (o la cream of tartar, come preferite). Dovete ottenere un composto bianco e abbastanza solido ricoprite la torta con la meringa con l’aiuto di una spatola.
Rimettere in forno e lasciate solidificare la meringa, attenzione a non farla dorare troppo. Una volta terminata la cottura fate raffreddare e mettete in frigo per almeno 2 ore, togliete dallo stampo prima di servire.
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