#sheratonwinetravel: Dietro le quinte de “Il vino è il viaggio … il bicchiere il suo mezzo”

Se pensavate che mi sarei fermato a Roma vi sbagliavate di grosso. Ebbene si lo ammetto ci sto prendendo gusto a cucinare i miei manicaretti in giro per l’Italia.
La verità è che se non fosse per il mitico Carlo Vischi che mi da la possibilità di far conoscere i piatti della cucina tradizionale abruzzese cucinerei si ma per gli  amici, a casa mia in compagnia del mio inseparabile Andrea.
Invece quando Carlo mi ha invitato lo scorso 27 febbraio ad uno degli eventi dello #sheratonwinetravel “Il vino è il viaggio … e il bicchiere il suo mezzo” non me lo sono fatto ripetere due volte ed ho subito accettato.
A fare da cornice all’evento il prestigioso ristorante “Il Canneto“ all’interno del futurista Hotel Sheraton Malpensa dove il talentuoso executive chef Enrico Fiorentini ha aperto le porte della sua cucina per uno esclusivo show-cooking a me e al giovanissimo e promettente chef abruzzese Arcangelo Tinari di Villa Maiella per far conoscere la semplicità e la bontà della cucina abruzzese.
Cordialità, disponibilità e grande spirito di squadra l’atmosfera che si respira nella grande cucina dello chef Fiorentini che ogni giorno provvede a soddisfare i fabbisogni di tutta la struttura alberghiera dalla colazione al ristorante al servizio in camera con grande professionalità ed estro culinario ma sopratutto insieme a tutto suo staff.  
Affascinato e ancora rapito dalle meraviglie di una cucina di tal livello dopo una breve cerimonia di investitura, reperiti gli ingredienti, mi sono trovato a preparare il mio piatto assieme allo chef Fiorentini e ai suoi fidati sous chef Carlo Molon, Roberto Caruso un trio davvero affiatato che con grande maestria allo stesso tempo gestivano ed indirizzavano le diverse comande, aiutavano me e lo chef Tinari nella preparazione dei nostri piatti e creavano dei meravigliosi finger food per la serata.

All’inizio ero indeciso se proporre una ricetta differente ma poi mi sono detto che Milano non poteva non conoscere e assaggiare il famoso sugo con le pallottine e mi sono messo subito a lavoro.
Tra i vapori e i profumi della cucina e tante risate dopo un’ ora e mezza di paziente lavoro per fare le mitiche pallottine e mandare avanti il sugo ho avuto il piacere di assistere alla preparazione di uno dei piatti dello chef Tinari “le pallotte cacio e ov” e di dare una mano nella preparazione di alcuni antipasti con i saporiti prodotti dell’azienda agricola Tinari  – crostini con coppa di testa, quelli con crema di lardo condita alle erbe e tagliere con una selezione di salami nostrani.

Testimoni dell’eccellenza della terra d’Abruzzo i prodotti della azienda Ursini nota per la produzione di oli di grande qualità e l’antico pastificio rosetano Verrigni che con la sua pasta fatta con grani biologici opportunamente selezionati, trafilata in oro dalle forme particolari ed innovative ha dato un tocco di eccentricità alla mia ricetta. 

Il sugo con le pallottine che di norma si abbina con gli spaghetti alla chitarra questa volta è stato esaltato dalla forma e dimensione dei soqquadri del pastificio Verrigni. La forma quadrata e perfettamente delineata sembrava chiamare il sugo con le pallottine e così è stato. D’altronde non è la prima volta che il sugo alle pallottine incontra la bontà e la grande qualità della pasta Verrigni.

Il gemellaggio tra il Cerasuolo d’Abruzzo e il Chiaretto della Valtenesi ha esaltato completando ancora di più il gusto dei piatti proposti e più in generale il percorso culinario della serata.
Esperienza unica e altamente formativa. Serata all’insegna come sempre dell’alta cucina, dell’ottima compagnia e dell’amicizia ingredienti che il buon Carlo non fa mai mancare. Ho rivisto tanti cari amici e conosciuti altrettanti.
Grazie agli chef Enrico Fiorentini, Carlo Molon, Roberto Caruso e Arcangelo Tinari  a tutti gli amici blogger che mi hanno sostenuto e che spero di rivedere presto e un grazie particolare all’amico Carlo Vischi.