La cucina è un arte, una passione che permette a molti di noi di esternare la propria creatività e anche di mettersi in gioco ma non avrebbe senso se non ci fosse il momento della degustazione che completa e da valore vero a quello che realizziamo.
Sarebbe altrimenti come un opera d’arte coperta e chiusa in soffitta o un mero esercizio di stile. L’aspetto più bello di quando si cucina é proprio quello di vedere l’espressione delle persone quando assaggiano i tuoi piatti e provare quella sensazione indescrivibile mista tra felicità e soddisfazione per aver creato qualcosa di bello e anche buono. La cucina è sopratutto questo, coinvolge i nostri sensi, genera aspettativa, incuriosisce, cattura l’attenzione e termina lasciando un ricordo che può essere positivo o negativo.
Qualche settimana fa, a proposito di ricordi, in una cena tra amici Enrico, bravissimo in cucina, ha portato una deliziosa torta al cioccolato che ci ha lasciato tutti a bocca aperta. Inutile dirvi che dopo il primo assaggio speravo non la volesse più nessuno per poterla avere tutta per me. Andrea è rimasto talmente affascinato da questa torta che mi ha subito detto di voler provare a rifarla. Come due sciocchi non abbiamo chiesto ad Enrico la ricetta e ci siamo affiati al ricordo che la peccaminosa torta ci aveva lasciato. Alla fine della fiera dopo una disquisizione animata su quale tipo di torta si avvicinasse di più a quella portata da Enrico abbiamo raggiunto un compromesso ed optato per la torta caprese che tra l’altro volevo preparare da molto tempo. Presi gli ingredienti ci siamo subito messi a lavoro.
Cucinare con Andrea è divertente perché siamo esattamente l’uno l’opposto dell’altro: lui deve pesare tutto quasi a spaccare il milligrammo e seguire la ricetta meticolosamente io invece sono un po’ arronzone e dopo pochi minuti non guardo più la ricetta e faccio a modo mio mandando Andrea su tutte le furie. Le sue paure più grandi? il possibile fallimento della torta e il conseguente rischio di non mangiare nulla.
Alla fine però riesco quasi sempre a cavarmela e quando il profumo della torta comincia a sentirsi per tutta casa si tranquillizza e attende il momento in cui potrà assaggiare quanto fatto con tanto sacrificio.
Mi sono innamorato della torta caprese per la semplicità degli ingredienti ma che allo stesso tempo le conferisco carattere e gusto.
Non sarà la buonissima torta del caro Enrico a cui presto ruberemo la ricetta ma questa è la torta caprese mia e di Andrea fatta con cura e tanto amore.
• 200 gr di mandorle tostate
• 150 gr di zucchero
• 4 uova
mixer dfino ad ottenere una farina grossolana. Dividere i tuorli dagli albumi e
montate questi ultimi a neve con 50 grammi di zucchero e un pizzico di sale.
bagnomaria.
con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso, e poi aggiungete un
tuorlo alla volta.
cioccolato sciolto non caldo, le mandorle e mescolate bene. Unite per ultimi
gli albumi montati a neve, amalgamandoli delicatamente dal basso verso l’alto.
cm di diametro e versate il composto.
minuti.
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