Da quando ho incontrato Andrea la mia vita è davvero cambiata e in meglio: ho cominciato a fare una ricca colazione, a mangiare frutta e verdure a volontà e sopratutto a viaggiare; dal vecchio continente al nuovo ho visto posti meravigliosi, conosciuto culture differenti che ho assaggiato con immenso piacere.
Viaggiare arricchisce l’animo ti fa capire come la posizione geografica abbia influito sull’evoluzione e sugli usi e costumi di quel posto rendendolo unico al mondo sotto ogni punto di vista. Dai monumenti ai paesaggi fino a moda e cucina quando viaggiamo io e Andrea siamo felici a tal punto che quando torniamo non vediamo l’ora di ripartire.
Ma non è stato sempre così da bambino fino a tarda adolescenza almeno nella mia famiglia la concezione di vacanza consisteva in un intero mese al mare in luglio o in agosto nella ridente Alba Adriatica. Era un vero e proprio trasloco perché nonostante la località balneare fosse a soli 40 km di distanza era impensabile interrompere la routine vacanziera per tornare in città a prendere quanto dimenticato. Giornata tipo: colazione, mare fino alle 13 con calcoli logaritmici sulla digestione e lotte su quando fare il bagno, merenda ipercalorica, pranzo, riposino obbligatorio, di nuovo mare con lotta per fare il bagno, doccia, sala giochi, cena, gelato e nanna.
Tutta la famiglia era coinvolta come una vera e propria catena di montaggio: c’era chi faceva le palline di massa, chi stendeva le frittelle, chi faceva i buchi con la forchetta e chi friggeva. Felicità e tante risate fino al momento della cena dove ognuno poteva costruire la sua meravigliosa e personale versione. Un must era la frittella con prosciutto crudo, un altro quella semplice con tanto sale e la mia preferita quella con dentro i peperoni fritti.
Inevitabile la visita dell’ultimo minuto di amici e vicini di casa che attratti dal profumo, come il canto delle sirene per Ulisse, venivano automaticamente invitati al banchetto.
1 panetto di lievito di birra
Acqua a temperatura ambiente circa 300 ml
Olio extravergine d’oliva circa 3 cucchiai da tavola
Lavorate energicamente la massa fino ad ottenere un impasto morbido ed omogeneo. Lasciate riposare per 3/4 ore in un luogo caldo.
Una volta lievitato l’impasto formate delle palline con un po’ d’i massa e stendete con il matterello fino ad ottenere dei dischi – non importa che siamo perfettamente circolari. Bucate con la forchetta per evitare che scoppino durante la frittura e friggete in abbondante olio di semi o di oliva girandole spesso e facendo attenzione a non bruciarle.
Scolate, asciugate su carta assorbente e salate. Servite le frittelle calde accompagnate da peperoni fritti o con del prosciutto crudo.
Buon Appetito!
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buooooooneeeeee! ;-)