“…Posso disegnare ovunque … fino a quando la luce è buona”
Nessun software o applicazione potrà mai sostituire il talento o le mani di un artista. E’ incredibile e allo stesso tempo curioso come il tratto di una linea, l’intensità di una pennellata o le sfumature di un colore riescano a rapire la nostra mente e farci sognare. Il talento si riconosce subito perché colpisce, stupisce, lascia senza fiato. Non si acquisisce, o si ha oppure no, è qualcosa di innato che cresce insieme alla persona che lo ha in dono fino a raggiungere la sua massima espressione che non può non manifestarsi in tutta la sua energia. Quello con Marc Antoine Coulon è stato un incontro virtuale fortuito, un segno del destino, che mi ha fatto conoscere ed apprezzare le sue stupende illustrazioni. Impossibile non rimanerne affascinati e colpiti: le sue opere sono un insieme di tecnica, eleganza, semplicità e indiscusso talento. Un equilibrio perfetto di linee, colori e sfumature che abilmente compongono i tantissimi e bellissimi soggetti che Marc Antoine realizza; ritratti, illustrazioni di moda che agli occhi di chi guarda sembrano prendere vita ed animarsi. Una delle caratteristiche che senza dubbio colpisce di più, nei ritratti in particolare, sono gli occhi; questi occhi profondi che da soli sembrano raccontare la vita di chi è rappresentato, caratterizzati da un fascino magnetico che rende impossibile distogliere lo sguardo creando un legame e mettendo lo spettatore in relazione con l’opera.
Ispirato dal grande maestro René Gruau non c’è stato un momento specifico nella vita di Marc Antoine in cui ha cominciato a disegnare, lo ha sempre fatto da quando aveva quattro anni per necessità, per avere quelle foto che non poteva scattare o quelle copertine di dischi che non poteva acquistare. Creare per Monsieur Coulon vuol dire esternare le più intime fantasie, la propria visione del mondo anche se a volte è doloroso, commovente e magico, svela il vero essere (io) dell’artista. Ama i ritratti e i tratti somatici delle persone ma quello che lo fa sentire davvero libero è disegnare la moda. Ha illustrato le creazioni dei più grandi designer di moda internazionali da Gucci a Dolce e Gabbana a Hermes e moltissimi altri contribuendo con il suo stile ad accrescere la bellezza e l’eleganza di creazioni già di per se sofisticate. Il suo stile apparentemente simile a quello di Gruau è invece unico, fluido soprattutto nel modo in cui i diversi inchiostri che utilizza scivolano sulla carta e si sovrappongono creando opere che volutamente restano incompiute.
Il suo obiettivo, ha dichiarato più volte Marc Antoine: “…è quello di rendere lo spettatore parte dell’opera, per completare la propria storia sulla base di miei suggerimenti. E ‘come l’erotismo – la nostra immaginazione è sempre più forte di quello che è chiaramente mostrato. Ecco perché voglio che sia lo spettatore a riempire gli spazi vuoti. Cerco di catturare l’attenzione della gente sui dettagli (occhi, bocca, capelli …) poi lasciarli vagare nella mia immagine. E’ un dono reciproco – l’immagine diventa la loro.”
Non sono un segreto le sue origini italiane e il suo amore spassionato per il nostro paese che più volte lo ha ispirato e continua a farlo. In una intervista ha dichiarato che vorrebbe vivere a Roma:
“…Mi sento a casa ogni volta che mi trovo a Roma. E ‘una città a cui appartengo. La musica mi piace, il cibo mi piace, i colori, i profumi, il modo in cui le persone si vestono. C’è tanta arte ovunque e non basterebbe una vita intera per essere in grado di dire di conoscere Roma. Se potessi tornare indietro nel tempo vorrei essere un playboy a Roma nel 1964.“
Nella speranza di poter ammirare quanto prima le sue opere in Italia ed in particolare a Roma Marc Antoine ha inaugurato la sua esposizione in una della capitali più belle della moda: Parigi, con Couture Secret Allure.
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molto bello grazie Ricci