Cos’è che spinge qualcuno ad aprire un blog? Contrariamente a quanto si possa pensare, io questa domanda me la sono posta un bel po’ di tempo dopo che avevo lanciato il mio blog. E’ accaduto apparentemente per caso ma come sappiamo tutti nulla accade per caso e tutto ha una spiegazione. Di ragioni e motivazioni ce ne sono milioni ma la cosa che accomuna tutti i blogger è una sola: la voglia di raccontare qualcosa; che sia una passione, un interesse o una sfida con se stessi, tutti blogger attraverso i propri blog vogliono comunicare qualcosa di più o meno intimo, qualcosa che gli appartiene e che sentono il bisogno di condividere con la società.
Il mio essere blogger per certi aspetti potrebbe sembrare atipico, differente, trattando sia di Moda che Cucina; parlo di moda ma non come i fashion blogger e non sono neanche un food blogger classico eppure sono riuscito a trovare un equilibrio e un modo tutto mio di raccontare le mie passioni, quello che mi piace, quello che attira la mia attenzione e che voglio condividere con il mondo virtuale. Essere blogger per certi aspetti ha anche dei privilegi: puoi scrivere quando vuoi e sopratutto quello che ti piace e ti colpisce senza dover fornire una versione “oggettiva ed imparziale dei fatti” e se per caso volessi rimanere nell’anonimato puoi sempre farlo eccezion fatta ovviamente per i fashion blogger.
Dare un volto ad un blog, far vedere realmente chi si nasconde dietro fiumi di parole, post e foto; questo l’obiettivo del progetto #faccedablogger della talentuosa e bravissima fotografa Elena D’Atrino e della Galleria Vittoria di Roma.
La prima edizione di #faccedablogger, la scorsa stagione, ha riscosso un così grande successo mediatico da spingere la direzione della Galleria Vittoria di Roma a riproporlo in una location diversa e in linea con il progetto come quella dell’ Affordable Art Fair milanese in via Tortona 27, una delle fiere più importanti di Arte Contemporanea. Con Elena è stato amore a prima vista oltre che grande ammirazione e quando mi ha chiesto se mi sarebbe piaciuto essere una delle prossime #faccedablogger non ho esitato neanche un attimo a dirle di si. Ho sentito subito mio e sposato il suo progetto perché nasce da presupposti differenti; non è soltanto farsi fotografare e mettersi in mostra ma raccontarsi e raccontare le proprie passioni attraverso degli scatti. E’ l’abilità della fotografa Elena D’Atrino a fare la differenza che attraverso una sorta di baratto è riuscita, in frazioni di secondo, a carpire l’essenza, le sfumature di chi ha difronte chiedendo in cambio a ciascun blogger di raccontarsi.
“Come sono curiosa di guardare il ritratto dell’autore di un libro, così avrei voluto sapere che volto avesse il blogger che stavo leggendo. Scoprendo poi che ogni blogger ha un suo pubblico, da cui è costantemente seguito, ho pensato che la mia curiosità potesse essere quella di molti e che fosse significativo il denominatore comune dei bloggers : essere dietro a uno schermo e conosciuti in senso planetario per le parole, ma non per il proprio volto.”
La foto come una biografia diventa un racconto da leggere più che da guardare perché nasconde la storia di chi è immortalato. La cosa più bella di posare per Elena è che riesce a metterti a tuo agio da subito e a far emergere la parte più naturale e vera di te; mentre scatta racconti la tua storia, il tuo blog quello che sei e lei riesce ad immortalarlo perfettamente. E’ come se vedesse oltre la corazza che ognuno di noi crea intorno a se e che gli scatti di Elena riescono ad abbattere.
Tema dello shooting il colore rosa di Affordable Art Fair e due oggetti rappresentativi del proprio blog. Il risultato mi ha lasciato senza parole, non solo per l’indiscussa bellezza della foto (non mi riferisco al soggetto) ma sopratutto perché mi riconosco a pieno nell’istantanea e riesco a vedere davvero una parte di me.
“…vorrei trasmettere che, sebbene siamo tempestati continuamente di fotografie e selfie, la buona foto pensata, costruita e discussa ha ancora un senso, anche per chi vive di web….”
Ritornando alla domanda iniziale su cosa spinge qualcuno ad aprire un blog ho fatto una piccola indagine ed ecco cosa ha detto alcuni dei miei più cari amici e blogger.
Dolci Gusti – Monica Zacchia
“…Ho aperto il blog in una giornata grigia di inverno per caso sono capitata sulla piattaforma di blogger e ho cliccato crea il tuo blog! È stata una scelta inconsapevole ma felice.”
Solo per gusto – Vissia Nucci
“Penso di essere una delle poche che ha aperto il blog per collaudo, o meglio per provare il servizio. Ero in maternità, e per la prima volta nella mia vita mi trovavo ad assecondare i ritmi lenti di una bimba appena nata e non la mia natura overclockata. Mi venne in mente la presentazione della piattaforma di blogging cui avevo assistito prima del congedo, e decisi di spendere così il tempo tra una poppata e l’altra, mentre la piccola dormiva. La scelta del tema cucina fu scontata, cosa mi mangio oggi, è tra le prime domande che mi faccio la mattina da quando ho coscienza, e poi è successo che c’ho preso gusto.“
Cappuccino e Cornetto – Fedora D’Orazio
“…Decisi di aprire il blog per un intreccio di situazioni e Cappuccino e Cornetto è stato un ponte tra la vecchia vita e quella nuova. Per tanti anni il momento della colazione era stato un momento di condivisione con i miei compagni di università; tutto accadeva davanti ad un cappuccino e cornetto. Il 6 aprile del 2009 quel momento della colazione mi fu tolto all’ improvviso. Ero una studentessa dell’università dell’Aquila e dopo quel giorno non ho più avuto modo di trascorrere quelle ore mattutine con i miei compagni di università, da quel giorno ci siamo tutti divisi e io ho iniziato una nuova vita, in una nuova città.
Cappuccino e Cornetto, il mio bar virtuale doveva essere all’inizio un mezzo per permettere ai miei amici universitari di sedere di nuovo insieme in un posto dove scambiare chiacchiere e ricette”
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