Per tutti i designer di moda vedere le proprie creazioni sfilare oltre che il momento finale di un processo creativo ben preciso è sopratutto un modo per mostrare a tutti la propria arte, la propria passione, il proprio mondo. Creare una collezione spesso significa intraprendere un viaggio introspettivo, vivere un’ esperienza o un ricordo che attraverso linee, tessuti e filati prende forma per essere ammirata e desiderata. Ogni singolo capo di una collezione è parte di quell’esperienza, di quel vissuto che l’artista sente di volere condividere e donare così come la scelta de tessuti, dei ricami o degli accessori, elementi fondamentali dai quali un vero artigiano della moda non può prescindere. A dar vita a ciascun abito oltre alle abili mani del designer e degli artigiani dell’ ago e filo sono le persone che lo indossano creando una sorta di connessione, di dialogo. Come in una piece teatrale si chiede ad un artista di entrare nel personaggio così anche nella moda chi indossa un abito deve studiarlo, renderlo parte di se, far vivere.
Lo stilista teramano Filippo Flocco fa proprio questo con quasi 40 anni di carriera alle spalle non crea solo abiti di grande qualità sartoriale ma li rende vivi e da loro un’anima. Ogni suo abito è frutto di una ricerca, uno studio e racconta una storia personale, un luogo, un ricordo. Ama osare è lo fa in modo sapiente ed elegante esaltando la donna rendendola sensuale e allo stesso tempo di classe. Una carriera ricca di soddisfazioni e riconoscimenti; molte le collaborazioni con le grandi Maison Internazionali, ma sempre presente nel suo amato Abruzzo per tracciare i sentieri delle tendenze moda e per le ispirazioni creative che risentono dei colori e della storia della sua regione. La sua nuova Collezione 2016 presentata in anteprima lo scorso venerdì 4 settembre durante l’evento “L’albero della vita, moda, musica e spettacolo” organizzato da Marcello Di Giacomo, ha riassunto questa storia professionale al servizio del glamour: sette uscite con trentatrè creazioni che hanno ricordato agli spettatori l’arte e la storia del territorio abruzzese, dai rosoni cinquecenteschi delle chiese abruzzesi, alle maioliche del tardo quattrocento della tradizione castellana, per farli poi sognare con i bagliori dei giaietti di cristallo sul ramage floreale.
La preziosa seta mikado ha aperto nuove visioni ispirate all’Oriente prima di riportare gli sguardi sugli abiti che hanno ripreso le luci, i colori dei panorami delle terre d’Abruzzo: il verde delle colline, i blu del mare e dei cieli tersi e splendenti.
Sulla passerella non potevano mancare i capi dedicati alle spose, una capsule scelta tra le creazioni romantiche in pizzo rebrodé di ispirazione rinascimentale, il periodo storico a cui Filippo Flocco ha dedicato particolare attenzione per trarne suggestive fonti di creatività stilistica.
Madrina e presentatrice della serata l’attrice aquilana Alessia Fabiani per la quale Filippo Flocco ha creato un abito color carne a sirena effetto nudo ricamato in cristalli ghiaccio shadow e aurora boreale, ispirato a quello che indossò Marylin Monroe per il compleanno di Kennedy. A lei il gradito compito di chiudere la sfilata con la consegna a Filippo Flocco di un premio Menzione Speciale per la carriera dedicata all’Alta Moda diffondendo una creatività stilistica made in Abruzzo.
“Sono felice e commosso di ricevere questo premio in questa città a cui sono sentimentalmente affezionato, ha dichiarato lo stilista, perché proprio qui nacque la storia d’amore dei miei genitori. Ma sono anche particolarmente soddisfatto di essere su questo palco per aver contribuito con la sfilata della mia collezione a dare nuova vita a L’Aquila che ha necessità di eventi come questo per tramettere energia e vitalità rinnovata“
Trucco e parrucco a cura di Alberico D’Alessandro.
Leave A Reply