Dopo il grande successo dell’evento di apertura della nuova stagione dello storico ristorante “Al 59“ in via Brunetti a due passi da piazza del Popolo a Roma, lo chef Alberto Colacchio lo scorso 14 ottobre ha accolto nuovamente artisti, giornalisti e blogger per la presentazione di un menu esclusivo dal nome “RomaFoodStory” appositamente creato in occasione della X edizione del Festival del Cinema di Roma dal 16 al 20 ottobre all’Auditorium Parco della Musica. Sotto lo sguardo della bellissima opera dell’artista Paola Romano ispirata al Maestro Federico Fellini e alla Dolce Vita hanno sfilato dall’antipasto al dolce i piatti del menu ispirato dal grande cinema italiano.
Lo chef e patron Alberto Colacchio ha subito stupito con un tris di antipasti due dei quali dai sapori tipici romani: il supplì anzi “Non il solito supplì” perché all’inizio sembra di mangiare il classico supplì ma dopo il primo morso si percepiscono sapori differenti tra cui il finocchietto selvatico che lo rendono unico ed inimitabile, una delicatissima passatina di ceci con baccalà fritto nel suo olio buono e un delizioso carpaccio di storione Calvisius marinato con lime accompagnato da una croccante cialda di parmigiano e granella di pistacchi.
Al 59 si respira sempre l’aria del grande Cinema Italiano: qui il grande Federico Fellini era solito sedersi al suo tavolo per consumare i “tortellini del Maestro“, un’originale e personale rivisitazione del classico brodo di carne con l’aggiunta di un bicchiere di whisky. Ai più delicati di palato lo chef ha personalmente consigliato di assaggiare il brodo e i tortellini aggiungendo un solo cucchiaio di whisky che aiuta a stemperare il sapore di carne del brodo e dare al piatto un gusto particolare. Azzeccato nel menu e nei primi l’assaggio di un piatto classico della cucina romana e immancabile nella storia del cinema italiano: l’amatriciana con pancetta croccante.
La proposta dei secondi non poteva che spaziare dal mare ai monti come da tradizione del ristorante con il burger di pane azzurro di Pane e Tempesta con una tartarre di tonno e pesce spada marinati con agrumi, menta e due liquori Strega e Cointreau appena scottati e il classico polpettone di carni bianche con marsala e purea di patate un evergreen della cucina nazionale ed internazionale. Ad impreziosire la serata i prosecchi Montresor, lo storione di Calvisius e il pane di Pane e Tempesta, il noto forno pizzeria romana, che accompagnerà lo chef nella sua avventura al Festival del Cinema.
Superbi dolci che lo chef ha proposto ed inserito a menu: dal gelato di zabaione con bollente al cioccolato amaro al pane raffermo di Pane e Tempesta con zucchero, vino rosso e ricotta De Julis che ha talmente conquistato il mio palato da desiderarne una porzione aggiuntiva nonostante la felice sensazione di sazietà.
Sarà lo chef Colacchio il prossimo 16 ottobre ad avere l’onore di cucinare per primo nella Trattoria del Cinema sulla piazza di ingresso del Festival con il suo menu ricco di arte, musica e cinema proprio come il suo ristorante Al 59 tutto fino alla fine della manifestazione.
“Al 59″ è stato fondato nel 1982 in via angelo Brunetti, nel cuore di Roma. E´stato luogo d’ incontro per molte persone di spettacolo e cultura, ma sopratutto amanti della cucina. Seppur mantenendo un atmosfera riservata, Al 59 resta al centro dello scenario de “La dolce Vita”. Seconda casa per Fellini e Gasman, e tante altre celebrità, dove era possibile scappare dalla vita pubblica, è diventato negli anni un punto storico per Roma e la sua cucina.
Oggi a raccoglierne la storia, è lo chef Alberto Colacchio, che riscoprendone le origini, combina le radici del posto e la cucina romagnola con le proprie origini romane e con la sua visione contemporanea della cucina. Per questo, è adesso possibile degustare i piatti che resero famoso il ristorante “Al 59”, nello stesso tavolo dove Fellini era solito mangiare ogni giorno, e allo stesso tempo scaldarsi il cuore con una rivisitazione della tradizione romana come “Broccoli e Arzilla”.
Alberto Colacchio, lo Chef patron dello storico ristorante di Roma, AL 59, è cuoco professionale di Alta Cucina Italiana con dodici anni di esperienza, specializzato in cucina romana, abruzzese e veneta. La sua carriera professionale è arricchita da diverse esperienze, compresa quella televisiva e radiofonica, che lo vede chef di produzione Rai/Ambramultimedia per il programma condotto da Antonella Clerici “La Terra Dei Cuochi” in onda in prima serata il venerdì su Rai 1.
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