Tutte le fasi della vita sono importanti ognuna delle quali ci lascia dei ricordi, degli insegnamenti che determinano poi quelle successive. A fare la differenza sono anche le persone che ci incontriamo nelle diverse fasi; alcune vanno e vengono, altre si perdono nel tragitto altre ancora restano sempre accanto a noi e non ci lasciano mai. Io ho avuto la fortuna di conoscere moltissime persone ognuna delle quali nel bene o nel male mi ha lasciato un segno o un ricordo e poi ci sono gli amici quelli veri che percorrono assieme a te tutte le fasi della tua vita. Quand’ero adolescente spesso fantasticavo su come sarebbe stata la mia vita di li a 20 anni, sognavo di essere in giro per il mondo in posti meravigliosi, di fare il lavoro della mia vita e sopratutto di avere sempre miei amici accanto.
Non posso dire che non sia andata così, almeno in parte tutto si è avverato e in particolare il desiderio di avere accanto a me gli amici di sempre. Con Riccardo ci conosciamo praticamente dalla culla, poco dopo è arrivata Cristina e poi Federica, Luisa, Patrizia e Serena. Alle scorribande e alle follie adolescenziali del periodo liceale si sono sostituite cene intellettuali con tanto di dibattiti e progetti di vita fino ad arrivare ad oggi dove nonostante la lontananza, il lavoro, la famiglia facciamo di tutto per trovare il tempo di incontrarci e stare ancora insieme. I social network e la tecnologia ci hanno dato una grande mano; con whatsapp siamo sempre in contatto in tempo reale e tra messaggi vocali e foto è un po come se fossimo tutti nella stessa stanza mentre in realtà c’è chi si trova a Roma, chi in Abruzzo, chi in Toscana, chi in Francia. Il bello di essere uniti e volersi bene si vede anche quando ci ritroviamo perché, può sembrare un luogo comume ma è davvero come se il tempo non fosse mai passato. Ci ritroviamo in qualche capitale europea o in Italia e ci comportiamo esattamente come se vivessimo la quotidianità: ridiamo, ci prendiamo in giro, scherziamo, battibecchiamo; il tutto rigorosamente mentre cuciniamo o mangiamo. Oltre ad una amicizia profonda quello che ci unisce sono sopratutto le nostre radici abruzzesi e di conseguenza la cucina che è una costante della nostra vita. Ancor prima di vederci e abbracciarci la domanda è solo una: “cosa prepariamo da mangiare?” e poi “chi prende da bere? Facciamo solo queste due cosette? e al dolce chi ci pensa?” e potrei continuare all’infinito. Pensate che proprio la scorsa estate con Luisa, Cristina, Andrea e Riccardo abbiamo pensato di fare un viaggio tutti assieme e quale miglior posto della Bretagna dove vive la nostra cara amica Federica? (teramana DOC ma bretone di adozione). Vi dico solo che mentre guidavamo per la bellissima campagna bretone tra scogliere mozzafiato e siti archeologici con dolmen e menir si sentivamo messaggi vocali del tipo: “10 bottiglie di Cidro basteranno?” oppure “ho comprato 10 diversi tipi di paté ma ci sono anche i formaggi”. Inutile dirvi che oltre quello dichiarato c’era molto di più ma la cosa più bella è stata ritrovarsi tutti intorno ad un tavolo a mangiare, chiacchierare e ridere come sempre, come se vivessimo ancora tutti a Teramo, come se fossimo ancora adolescenti sognatori (in realtà lo siamo ancora). Oltre alle mille prelibatezze bretoni, prima dei tanti paté e formaggi vari, Federica nella sua bellissima casa di Pordic ci ha accolto con una buonissima vellutata di zucca con patate, porri e pancetta che mi ha letteralmente stregato. Semplice ma dal sapore deciso, quel tocco di pancetta affumicata, come la ciliegina sulla torta, ha reso il piatto sfizioso e gradevole al palato. Et voilà insieme alla storia di una amicizia che dura da 40 anni vi presento anche la ricetta della vellutata di zucca alla bretone.
Bon Appetit!
Vellutata di zucca alla bretone
- 40 gr di burro
- 1 cipolla grande (circa 200 gr)
- 3 fette di pancetta (circa 200 gr)
- 1,5 kg di zucca
- 2 patate grandi (circa 600 gr)
- 1,5 litri di brodo di pollo
Tagliate grossolanamente la zucca, le patate, le cipolle e la pancetta. In una padella capace mettete il burro, facendo attenzione a non farlo bruciare, e fate appassire la cipolla e cambiare colore alla pancetta. Aggiungete la zucca, le patate e il brodo e portate a ebollizione. Lasciate cuocere a fuoco medio per 20 minuti senza coperchio. Una volta scaduto il tempo frullate tutto con l’aiuto di un robot da cucina (tipo minipimer) e fate cucinare ancora per qualche minuto a fuoco lento. Aggiungete sale e pepe a piacere, impiattate e ornate con olio d’oliva prezzemolo e qualche dadino di pancetta rosolata.
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