L’arte di farsi belli ha sempre fatto parte della vita dell’uomo fin dalla preistoria quando era lo stesso l’uomo primitivo ad usare colori per pitturare le caverne e per decorare il proprio corpo sia allo scopo di mimetizzarsi che di incutere timore ad animale o ad un suo simile. Unica risorsa a disposizione era madre terra che offriva tutto il necessario per nutrire, curare e abbellire il corpo e anche l’anima. I nobili egiziani erano soliti truccarsi il viso e gli occhi ma anche profumarsi corpo e capelli con oli aromatici ed unguenti per poter sopportare il clima estremamente secco. I greci amavano i profumi e la cura del proprio corpo; gli uomini di Atene utilizzavano diverse essenze per le diverse parti del corpo: olio di palma nelle gambe, menta per le braccia, maggiorana per le sopracciglia e timo per le ginocchia ed il collo. I romani inventarono un vero e proprio percorso di dermo purificazione: dal massaggio con oli essenziali, al bagno di vapore fino alla piscina d’acqua fredda. Il progresso, le migliaia di scoperte fatte negli ultimi due secoli hanno interessato anche il mondo della cosmesi contribuendo a diminuire sempre più la percentuale di “ingredienti” naturali a favore della chimica con l’illusione di potersi sostituire e migliorare ciò che madre natura aveva creato molto tempo prima. Il risultato, in alcuni casi, è stato disastroso; per potenziare effetti o ritardarne altri sono state utilizzate sostanze dannose determinando un progressivo ed inarrestabile moltiplicarsi delle patologie dermatologiche. Da qui il bisogno di fare un passo indietro e tornare al passato quando le risposte e le cure arrivavano dalla natura stessa. Come il food anche la cosmesi sta riscoprendo la semplicità e le grandi potenzialità di ciò che offre madre terra con un prodotto sempre più naturale e poco raffinato. L’imprenditrice congolese Germaine Etanaka Bombampete partendo da un’antica tradizione popolare e dall’amore per il bello, con passione e tenacia, ha dato vita a Villa Eta una linea di prodotti di bellezza unici e 100% naturali. Villa Eta produce cosmetici esaltando il culto della bellezza e della salute della pelle, utilizzando piante, fiori e profumi, come nell’antico Egitto dove prendersi cura della propria pelle era un vero e proprio culto. Non a caso l’immagine di tutta la linea di prodotti Villa Eta è Nefertari, moglie del faraone Ramses II e regina africana molto influente e sopratutto molto bella.
Alla base di tutta la linea di cosmetici Villa Eta ci sono tutti elementi naturali come olio extravergine d’oliva, olio d’argan, olio di semi d’uva, aloe vera e burro di karitè.
“Ho trasformato qualcosa che in altri casi sarebbe stato scartato, come i vinaccioli ovvero i semi dell’acino dell’uva, dal quale è possibile ricavare un olio ad alto contenuto di polifenoli e antiossidanti. Partire da elementi che fanno parte della nostra quotidianità e della nostra cultura, come nel caso dell’olio e del vino, o nello specifico dell’ulivo e della vite, e riuscire ad individuare possibilità d’uso alternative e positivo per la nostra salute è un’altra grande vittoria di cui vado fiera“
Il burro di karitè in particolare è una manna dal cielo per gli africani, cura molte malattie della pelle e aiuta la donna a partorire naturalmente e con meno dolore. E’ un elemento naturale multifunzionale dai grandi e innumerevoli benefici non tutti ancora conosciuti in Italia e nel resto dei paesi europei. Quando Germaine mi ha parlato della sua linea di prodotti naturali e delle mille proprietà del burro di karitè ne sono rimasto affascinato ed entusiasta ma mai come quando mi ha detto di poterlo utilizzare in cucina. Oltre all’olio extravergine d’oliva che la maggior parte di noi usa per arricchire le pietanze anche il burro di karitè si presta per creazioni culinarie e l’idea di cucinare un piatto con un ingrediente che nutre il corpo e soddisfa anche il palato ho trovato che fosse davvero molto interessante. E come se il cerchio si chiudesse ciò che nutre il nostro corpo superficialmente può farlo anche attraverso l’alimentazione. La ricetta che Germaine mi ha suggerito di realizzare è un piatto semplice legato alla tradizione culinaria congolese dove diversi ingredienti si mescolano insieme per dare vita ad un piatto completo e ricco di sapori.
Ingredienti
- 1 noce di burro di karitè Villa Eta
- 250 gr carne di manzo
- 1/2 cipolla
- 2 spicchi d’aglio
- 500 gr pomodori pelati
- 1 kg spinaci freschi
- Riso integrale riserva San Massimo
In una padella capace sciogliere una noce di burro di karitè Villa Eta facendo attenzione a non farlo bruciare. Aggiungere le cipolle e l’aglio e far rosolare a fuoco lento finché le cipolle non sono appassite. Versare il pomodoro pelato e fatelo insaporire aggiungendo anche sale quanto basta. Aggiungete la carne, io ho utilizzato degli straccetti di manzo, qualora utilizzaste un taglio più spesso rosolate la carne separatamente prima di aggiungerla al pomodoro. Questo piatto si mangia accompagnato con riso e una verdura locale per creare un piatto unico. Scottate gli spinaci in acqua salata e bollente e ripassateli in padella con burro a piacimento (io ho usato il burro di karitè). Cuocete il riso a parte, io ho utilizzato quello integrale della Riserva San Massimo. Impattate a vostro gusto e servite il piatto caldo.
Leave A Reply