Sono sempre stato affascinato dai colori e da come, mescolandoli, potessero dar vita ad altrettanti meravigliosi colori. Negli anni ho scoperto che è tutta una questione di chimica ma alla fine a creare infinite combinazioni di colori unici e a fare la differenza è sempre la mano dell’uomo, guidata da testa, cuore e passione. Con i colori è possibile esprimere se stessi e la propria creatività attraverso diverse forme d’arte che sia un quadro, una scultura, un disegno, un abito. In alcuni paesi del mondo i colori rappresentano ancora oggi un mezzo importante per tramandare ed esprimere un costume popolare, una tradizione come l’Holi una delle feste popolari più antiche della mitologia Indù che oltre a rappresentare la vittoria del bene sul male segna anche l’inizio della primavera. Durante la sera della luna piena, vengono accesi i falò per allontanare gli spiriti e celebrare la vittoria del Bene sul Male. Il giorno successivo, la gente si riversa nelle strade per eseguire il rito principale: quello del lancio di acqua e polveri colorate creando un’atmosfera surreale dove i volti dipinti delle migliaia di persone si trasformano in un trionfo di colori e in una grande e meravigliosa opera d’arte. La nuova collezione primavera/estate 2016 di Bekka è proprio un inno ai colori sapientemente combinati tra loro oltre che un’attento studio alle linee e ai tessuti. Un tessuto che si fa tela per ospitare ogni forma conoscibile, ogni disegno ipotizzabile. La manualità di Stefany Barberis, combinata all’eclettica vena artistica di Olivia Magee da vita a tratti grafici che caratterizzano i tessuti di ogni abito di questa collezione. Dallo schizzo di un bambino, all’astrattismo contemporaneo; tutta la collezione è intrisa di elementi grafici capaci di trasmettere una sensazione di leggerezza che normalmente si è soliti avere dopo aver staccato i piedi da terra. Fanno la loro comparsa le mongolfiere, leggere e colorate, e preparatevi a tornare bambini, a fare un salto in Inghilterra per scegliere il miglior cupcake e le ciambelle più gustose. Tutti i colori della collezione P/E 2016 ruotano prevalentemente intorno al bianco, il colore per eccellenza; un bianco che si fa ottico e che illumina ed esalta tutto ciò che gli ruota intorno. Per definizione il bianco è il non-colore perché li contiene tutti e nello specifico si contamina con una gamma di sfumature cromatiche che vanno dalle tonalità del rosa, con schizzi di fuxia, al giallo fino ad arrivare all’azzurro cielo abbinato al rosa cipria e al rosso chiaro. Tracce di lilla e grigio fanno la loro comparsa in un abbinamento di tagli e stampe che degradano fino all’azzurro chiaro. Il bianco è da sempre sinonimo di rigore, di eleganza, di purezza romantica ma anche di sensualità eterea. Un bianco che Bekka decide di destrutturare, sviluppando intorno ad esso quelle fantasie pittoriche che da sempre ne contraddistinguono e ne rendono speciali le collezioni.
Stefany ama chiamare la sua moda “arte in movimento”, si ispira senza farne mai mistero, all’eclettico e intramontabile talento di Karl Lagerfeld, con uno strizzatina d’occhio all’inglese hooligan della moda, Alexander McQueen, i suoi vestiti sono ben strutturati ma capaci di destrutturarsi da un’uscita all’altra in passerella. Lei che intende la moda come moto perpetuo dell’animo, al punto da essere indirizzata da sua mamma ad iniziare gli studi in psicologia, salvo declinare l’invito a favore della moda. Ama i capi quattro stagione, l’azzardo di un capo che si fa fondamentale ornamento di tutti i giorni. Scrive storie per bambini e ha una convinzione, e in questo caso, ma solo in questo, la modestia lascia posto a chi prova a sognare in grande:
“Sono nata lo stesso giorno di Elsa Schiapparelli, la sogno spesso, ho letto tutto ciò che si poteva leggere su questo talento che ha influenzato la moda del XX secolo e sono quasi certa di essere la sua reincarnazione. Osa nella vita ma fallo con carattere”.
Tra moda e arte. E’ li che si colloca Olivia Magge, direttore creativo e anima del progetto stilistico che ruota intorno a BEKKA.
“C’è sempre la mano del destino in tutto quello che facciamo”
una dichiarazione di Olivia che ha tanto il sapore della sentenza. Segue e si fa portavoce di tutti i più grandi movimenti inglesi legati al mondo della moda. Innata la facilità con la quale passa da un jeans, t-shirt e Dottor Martens ad un tubino nero. Le minigonne sono la sua miglior divisa, lei che prima di diventare donna e madre ha portato per una vita intera, durante la sua vita scolastica delle divise:
“La moda per me è sinonimo di schemi dai quali uscire. Mi vesto per me stessa e mai per gli altri. I miei gusti appartengono solo a me e non mi sono mai posta il problema di risultare fuori posto. I miei vestiti sono l’estensione del mio carattere”
Standole accanto si respira un bisogno di libertà che vi contagerà:
“Noi anglofoni portiamo la divisa dappertutto e quando possiamo vestire liberamente non abbiamo paura di nulla, soprattutto non abbiamo paura di essere notati. Questa l’idea di fondo che ogni giorno provo a far passare alla mia equipe. Vorrei vestire donne come Gwen Stefani o Katy Perry, donne che non hanno paura di essere, proprio come le donne che scelgono di vestire BEKKA”.
Bekka vi invita a fare un viaggio nel buon gusto, dove l’allegria non potrà che contagiarvi e dove la voglia di stupire sarà ancora li in prima fila con il suo abito migliore.
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