Ne avevo sempre sentito parlare come di un luogo meraviglioso, ricco di risorse e di storia e finalmente sono riuscito a visitarlo e viverlo attraverso i suoi paesaggi, i suoi profumi, i suoi sapori. In una strada romantica, immersa nelle Langhe e nel Roero, sorge il resort La Madernassa. Una finestra su un mondo ma sopratutto è il 50° sito italiano entrato a far parte della World Heritage List dell’Unesco, il patrimonio artistico e ambientale dell’umanità. La Madernassa nasce nel 2003 dall’unione di intenti di Fabrizio Ventura e della moglie Luciana e deve il suo nome ad un prodotto della terra, le pere Madernassa che circondano l’intero resort. Un’ambientazione essenziale, tre sale moderne interne (Roero/Langhe/Garden) e altrettanti terrazzi, luci d’artista a ricordare la bellezza del design, tutto italiano e un mondo da scoprire, quello della cucina, dove si può entrare grazie ad una vetrata che vi farà sentire parte della brigata.
Principe indiscusso della cucina della Madernassa è il giovanissimo, grintoso e talentuoso chef Michelangelo Mammoliti. Originario di Giaveno, Michelangelo inizia la sua carriera con il maestro Gualtiero Marchesi e si consolida in Francia, dove lavorando per cinque anni alla corte di chef tristellati come Alain Ducasse, Pierre Gagnaire, Yannick Alléno, diventa chef con un sua visone della cucina ben precisa: esigenza, eccellenza e rigore. Ma il desiderio di ritornare alle origini si fa sentire e diventa sempre più forte. Il ristorante La Madernassa con la sua campagna, l’orto, i frutteti e il giardino delle aromatiche diventa il luogo ideale per esprimere la filosofia della sua cucina. Per lo chef la cucina rappresenta una sfida quotidiana,un ricerca continua per ottenere sapori nuovi e piatti che in qualche modo incarnino la sua esperienza, i suoi ricordi, la sua evoluzione. Michelangelo Mammoliti prova ad esaltare i colori del suo territorio: l’amato Roero, quel Monviso che sembra essere ad un palmo dal naso, le Langhe che tutto il mondo ci invidia. Tutto questo lui, prova a sublimarlo in un boccone ma solo dopo aver scelto i migliori prodotti ai quali è impossibile non affiancare scelte semplici, alle volte inusuali, come le radici dimenticate, i fiori, i germogli o le erbe selvatiche.
Per lo chef la cucina è emozione oltre ad essere l’arte una forte fonte di ispirazione, motivo per cui uno dei piatti ai quali lo chef è più affezionato è ASTRATTISMO OMAGGIO A KANDINSKY – lingua di vitello fondente, bagnetto rosso e verde, crema di pane della tradizione fermentato.
Ma tutto questo non sarebbe possibile senza la sua amata brigata che lo chef scegli con cura ed attenzione e con la quale ha un continuo scambio di idee per poter crescere assieme e raggiungere traguardi sempre più sfidanti.
“La brigata è lo stile di vita dello chef, un abito che si sceglie di indossare, il modus operandi che traccia il DNA dei piatti che saranno poi serviti in tavola. Il segreto per il successo. L’anima di un ristorante.”
Con l’ampia scelta di dessert e di piccola pasticceria lo chef Michelangelo Mammoliti conferma il suo grande talento e il suo amore per la cucina e per i dettagli di cui anche le sue proposte dolci sono ricche come il PH3: Limone di Riviera ghiacciato nella sua essenza, finocchio confit allo zenzero e gel di cumino.
Un buon ristorante non è tale senza una cantina e una selezione di vini capace di essere all’altezza dei piatti che verranno serviti in tavola. Arrivano da tutto il mondo, da agricolture eco-compatibili, biologiche, biodinamiche e poi ci sono quelli che a noi piace individuare e ricercare tra i piccolo produttori del territorio. Vini slanciati, solidi, profondi capaci di farsi gastronomia, paesaggio, ricettività, accoglienza.
La Madernassa
Località Lora, 2
Guarene (Cuneo)
+39.0173.611716
info@lamadernassa.it
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