Pitti Lucky Numbers è stato il tema con cui Pitti Immagine, quest anno, in occasione della 90-esima edizione ha scommesso sui numeri: sulle loro qualità estetiche,grafiche e simboliche, nella moda e oltre la moda. La moda è fatta di numeri senza i quali non esisterebbero proporzioni, lunghezze, tagli, da un ordine al caotico ed entropico universo creativo trasformandolo magicamente in qualcosa di esteticamente bello da poter indossare. PITTI Lucky Numbers non solo ha portato fortuna ma ha funzionato sotto ogni punto di vista; da quello allestitivo con installazioni di grande effetto e impatto visivo a quello organizzativo e ovviamente della qualità. Tra flag con giganteschi numeri al vento, il Wall of Fame, rivisitazione in chiave fashion della smorfia e gli immancabili Pitti People anima della chermesse fiorentina, più di 1.300 i marchi e collezioni hanno definito e raccontato l’immagine dell’uomo per la Primavera/Estate 2017 guardandolo in ottica evolutiva e innovativa.
Pitti non è soltanto una delle più importanti manifestazioni di moda legata all’universo maschile ma un appuntamento importante a livello internazionale dove le aziende e i designer presentano e fanno conoscere a tutto il mondo l’evoluzione delle moda uomo, i risultati delle proprie ricerche, l’avanguardia. A proposito di avanguardia e ricerca senza dubbio Filippo Fanini con la sua linea Edmos ne è un eccellente portavoce e fautore. Edmos è un progetto che nasce dall’intuizione dello stilista umbro Filippo Fanini. La famiglia Fanini da oltre 30 anni si occupa della produzione di capi in pelle per diversi brand internazionali. Il concept di Edmos è riutilizzare gli scarti di pelle durante la fase di produzione. Risultato, un mosaico composto di centinaia di pezzi che assemblati ricreano una nuova pelle. Un procedimento che coniuga artigianalità ed eco-sostenibilità. Ogni capo è tinto singolarmente, creando toni irregolari esclusivi e non riproducibili. Specializzato in pellami pregiati, Filippo Fanini combina il meglio dell’artigianalità italiana con tecniche sperimentali innovative, ottenendo pezzi unici sapientemente lavorati. A PITTI Immagine per la P/E 2017 ha presentato una collezione esclusiva ispirata ai ricordi e quelle persone che in qualche modo hanno segnato momenti importanti della nostra vita. L’idea di applicare le cornici sulle t-shirt è un modo per visualizzare e mantenere viva la memoria di qualcuno. L’ispirazione nasce da una tradizione del XIX secolo che prevedeva di indossare gioielli con raffigurate immagini delle persone care in modo da avere sempre con se il ritratto della propria amata o del proprio amato: la memoria che si eleva ad arte e diventa moda. Nella vita di ognuno di noi ci sono delle date e degli eventi importanti ad esse collegate. I numeri sulla manica destra delle t-shirt non sono date casuali ma due date molto care a Fanini quelle di nascita dei suoi nonni che in qualche modo hanno segnato la sua vita iniziandolo a quella che oggi è la sua passione e il suo lavoro. Non parla di loro ma li ricorda con un simbolo.Ricordando il passato, Filippo Fanini vive il presente e pensa al futuro.
Ricerca e innovazione sono le key words di Manuel Ritz che per la P/E 2017 celebra i contrasti sposando sapientemente il gusto sartoriale della tradizione italiana con un impronta più sporty. Il brand conferma sempre un grande studio e attenzione al dettaglio e alla ricercatezza in particolare nella scelta dei tessuti e delle texture, nelle fodere e nello studio del capo quasi a stabilire un contatto sempre più intimo con chi lo indossa. La macro tendenza Surfing Safari colora e accende tutte le personalizzazioni interne dei capi e i dettagli, celebrando il verde come trait d’union dei due mondi che ritroviamo su capi spalla, bermuda, camicie e scarpe quasi a creare una capsule dedicata. Grande spazio all’ispirazione sportwear che si mescola con tessuti e modelli dal sapore sartoriale creando piacevoli commistioni stilistiche. Giacche, parka, pantaloni monocolore blu navy fanno intravedere all’interno dettagli colorati. I capi cult di questa collezione sono i pantaloni tuta reso elegante dal tessuto in jersey fresco lana, la giacca camicia in cotone, jersey e tessuto giapponese. Si rafforza anche la proposta sneakers completamente in pelle con dettagli riconducibili al brand. Anche nella proposta evening il DNA di Manuel Ritz conferma una particolare attenzione ai dettagli che diventano preziosi come i bottoni in raso ton sur ton.
Italo Ferretti, fedele alla sua mission e coerente con la sua immagine di brand che ha reso famoso nel mondo i suoi accessori moda uomo, apre le porte a una boutique collection con il nuovo marchio IF. Quello di IF è un uomo che viaggia per lavoro, ma anche per diletto, quello che in una sola valigia a mano deve poter mettere i capi di mise intercambiabili, dal giorno alla sera, dalla sala della convention alla spiaggia sull’oceano o alla piscina del resort, per potersi sentire sempre impeccabile. Il lusso interpretato da questa proposta total look, riprende le peculiarità dell’impresa abruzzese conosciuta in tutto il mondo per l’esclusività dei prodotti in tessuto pregiato e nella confezione esclusivamente sartoriale, avvicinandola alle creazioni di haute couture. Le stampe delle stoffe che si riscontrano nelle camicie, nelle sciarpe, nei parei, sono un chiaro riferimento alle cromie, ai temi pittorici, agli elementi ricorrenti nelle tele di Gauguin, le sue forme piatte di colore puro e semplificate con la rinuncia alla prospettiva e agli effetti di luce e di ombra. In un total look non possono mancare le scarpe: stringate per le occasioni di lavoro, mocassini per i momenti di relax e svago. Ogni modello è realizzato a mano in maniera personalizzabile, dalla scelta del pellame o tessuto (seta, canvas o cotone) alle fodere interne, ma soprattutto nella struttura di vestibilità funzionale: i modelli sono infatti adeguabili alla struttura del piede di ciascuno riuscendo a divenire così la calzatura ideale per chi in quelle scarpe ci deve stare per molto tempo, in azienda, in viaggio, in giro per le strade del mondo, come è proprio nel pensiero della collezione, l’uomo che veste IF.
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