Una amica ai tempi dell’università una volta mi disse che indossava un profumo diverso per ogni giorno della settimana e la cosa mi fece sorridere non poso. Soltanto oggi capisco quanto le sue parole fossero vere. Quello delle fragranze è una vero e proprio labirinto, affascinante, intrigante ma allo stesso tempo complesso dove è molto facile perdersi. Bisogna imparare a conoscere e riconoscere gli odori, quelli con cui abbiamo a che fare quotidianamente, quelli che ci circondano, quelli che ci accompagnano durante tutta la nostra vita. Anche se non ce ne rendiamo conto, siamo continuamente stimolati dai profumi a tal punto da caratterizzare la nostra esistenza e sopratutto noi stessi. Quante volte diciamo: “questo è il profumo di casa” oppure “profumi di buono” o ancora “che puzza!“. Ma perché siamo così sensibili ai profumi? Ad essi sono legati i nostri ricordi, le nostre sensazioni e a volte anche i nostri dolori. Centinaia di migliaia le fragranze sul mercato ed è sempre più difficile riuscire a scegliere, capire quale è quella più adatta a noi, quella che ci piace o che vogliamo ci accompagni per tutto il giorno. Quella profumiera è un’arte che affascina e coinvolge; ogni produttore piccolo o grande che sia cerca di trasferire e comunicare con le proprie fragranze una sua esperienza, uno stile di vita, un ricordo o un’emozione proprio come un artista fa con la tela, un designer attraverso un abito oppure uno chef con i propri piatti.
Gabriella Chieffo ingegnere di origini salentine con la sua linea di fragranze colpisce senza dubbio per originalità, ricerca e qualità. Le sue creazioni sublimano la parte più autentica di noi stessi in un ideale percorso olfattivo che trae origine dalla memoria, trova linfa vitale nell’introspezione e approda finalmente ad una condizione di riscatto. La ricerca del tempo perduto si esprime attraverso una trama olfattiva che, a partire dalla collezione 2014, si snoda nel potere narrativo di Lye, Camaheu, Ragù e Hystera, quattro fragranze che si fanno portavoce del proprio vissuto.
Nel 2015, stupisce con Acquasala e Variazione di Ragù trade union tra il mondo della cucina, dei ricordi e delle fragranze.
“Domenica. Una finestra aperta sul mondo immobile. Risate argentine fanno da sottofondo al chiacchiericcio gentile di donne dalle mani tiepide di chi amorevolmente cura. Un profumo percorre la casa insinuandosi in ogni più piccolo istante di vita del giorno di festa. La cura e la pazienza creano il buono che viene assaporato con tutti i sensi: il rosso caramellizzato del pomodoro, l’intrigo del pepe nero che solletica naso e mente, la freschezza tattile delle foglie di basilico. E quando il gusto è stato saziato permane nell’aria quel rimescolio degli aromi festosi diventati ora leggeri e garbati. Una dolcezza cortese che sa di casa. Un profumo di famiglia.”
Ragù è una fragranza insolita e atipica. Le note di testa di arancio, bergamotto e pepe rosa, portano ad un cuore molto piacevole e lusinghiero che si estende nelle più profonde note di fondo di cuoio e legno di Cashmere. Una piccantezza ariosa, aromatica e indefinibile in armonia con note erbacee supportata da un calore un po’ legnoso e ambrato. Ragù è più un’aura che un profumo che approfondisce ricordi proiettandoli in una modernità nuova.
La collezione 2016 si arricchisce di un concetto di femminilità, di Donna, portato all’estremo, nel quale l’esperienza diventa significato e il destino adempimento.
Una Donna indomita che sfida le tenebre dell’ignoto e del pregiudizio e affronta la devastante potenza dell’Amore. Seconda espressione olfattiva di Collezione ‘16, Taersìa racconta la storia di un istante. E’ l’incontro di due anime, due sconosciuti che decidono di assecondare l’incosciente follia del desiderio aggrappandosi all’illusoria speranza di futuro.
“E nell’attimo in cui realizzi che è una trappola perfetta, avverti un taglio allo stomaco e partorisci un’altra te che è l’ombra sbagliata”.
Sono le parole accorate che lei rivolge a se stessa, prima ancora che a lui, opponendo l’ultimo e vano brandello di lucidità alla furia devastante dell’imminente Taersìa, tempesta in salentino.
L’ Acquasala è una ricetta della tradizione meridionale, è un piatto di recupero, una pietanza povera di quando in casa non si buttava via nulla e si cercava di utilizzare tutti gli ingredienti avanzati. E’ un piatto semplice, ma molto saporito, veloce da preparare e che, parola di Gabriella Chieffo, regala un sollievo immediato, diventando un vero e proprio “comfort food”. Questo piatto ha ispirato uno dei profumi più famosi della Maison Gabriella Chieffo. L’unione di acqua e sale è diventata richiamo al liquido amniotico, al significato di nascita e di rinascita. La donna protagonista della fragranza Acquasala, infatti, è immersa in un oceano che è ricordo del grembo materno, è mescolanza di sensazioni ed odori già percepiti che la inducono a tuffarsi e a farsi rito per generare, rigenerandosi.
Un ringraziamento speciale e di cuore a Gabriella Chieffo e al suo splendido team che solo per noi di Secondome hanno realizzato la video ricetta de L’ Acquasala.
Ingredienti
- Olio extra vergine d’oliva qb
- Sale grosso qb
- 1 uovo
- 3 spicchi d’aglio
- Peperoncino in polvere
- Qualche fetta di pane raffermo
Preparazione
Riempire una pentola d’acqua e portare a ebollizione. In una padella a parte soffriggere l’aglio nell’olio. Quando l’acqua è in ebollizione versare l’uovo e fare un vortice con la forchetta, girando fino a quando l’uovo non sarà cotto. Versare l’uovo cotto sulle fette di pane raffermo precedentemente disposte su un piatto da portata, aggiungere qualche mestolo di acqua di cottura. A fuoco spento aggiungere il peperoncino in polvere nella padella con l’olio e l’aglio, quindi versare tutto sul piatto con l’uovo ed il pane.
L’Acquasala è pronta per essere servita!
2 Comments
Buonasera,
Sono Vittoria Faruffini e lavoro nell’ufficio stampa di Studio DModa. Volevo sapere se fosse possibile avere l’indirizzo di posta elettronica di Marco Ricci, così da poterlo invitare ad alcuni eventi di Altaroma.
Grazie Mille!
Salve Vittoria,
il mio indirizzo email è ricci.m76@gmail.com
Grazie e buona giornata.