Un’edizione quella appena passata di Altaroma sempre più ricca di creatività, indiscussa eleganza ma sopratutto innovazione nel mondo dell’Alta Moda. Tutto è destinato ad evolvere e adeguarsi al progresso, alla società, al mondo che cambia. La verità è che oltre alla tecnologia, al modo di comunicare, al modo di concepire la cucina e la moda anche il concetto di Alta Moda è destinato a cambiare, a trasformarsi in qualcosa di nuovo ad adeguarsi ad un pubblico differente, a nuovi interlocutori e la difficoltà sta proprio nel capire cosa dare a questo pubblico, come sorprenderlo come farlo sognare perché l’Alta Moda deve anche far sognare. Di certo oggi non mancano le risorse e i mezzi; tessuti ultra pregiati, tagli e tecniche di ricamo sempre più nuove ed evolute, contaminazioni e ispirazioni più disparate grazie alla possibilità di essere ovunque e in qualsiasi momento in modo reale o virtuale. L‘Alta Moda, rispetto al passato, come è giusto che sia, ha una connotazione sempre più “social” attuale che per certi versi la rende meno eterea e più terrena mantenendo però sempre quell’anima di esclusività, di sogno e pura artigianalità che la caratterizza e la rendere unica. Altaroma continua a puntare sui giovani, sulla loro passione e sulla loro creatività per costruire il futuro dell’Alta Moda italiana grazie anche al contributo di numerose accademie e università che hanno animato il calendario di questa edizione. Si rafforza dunque l’obiettivo di generare uno stimolo per la crescita di nuovi talenti e fornire, per ognuno di essi, una prospettiva più estesa nelle diverse aree della creatività.
Sulle passerelle del Guido Reni District, headquarter di questa edizione e in numerose location della capitale si è respirata una nuova Alta Moda sempre più attenta a regole, tecniche e codici che oggi trovano una chiave di espressione attualizzata, applicabile alla contemporaneità con l’autorevolezza della storia e la leggerezza del ‘sentire’ dei creativi delle ultime generazioni.
NEW DESIGNER AT COIN EXCELSIOR
Questa edizione ha puntato sulla sinergia tra il mondo della calzatura e quello dell’activewear, promuovendo, per la prima volta a Roma, il trend che sta spopolando tra celebrities e it-girl a livello mondiale. NO KA ‘OI, giovane brand di action couture che in pochissimo tempo si è guadagnato il plauso di stampa di settore e fashion addicted di tutto il mondo, insieme a Giannico, talentuoso designer di calzature che ha conquistato celebrities internazionali, sono stati i protagonisti di questa edizione. Roma si apre al lato glam dell’activewear rendendo la città portavoce di una tendenza che fa dell’abbigliamento sportivo non solo una prerogativa dei ritagli di tempo, ma una scelta di stile quotidiana, confortevole, healthy e sempre glamour.
IED
THIS IS IED! è stato un laboratorio temporaneo di progettazione dedicato ai segreti del processo creativo, alla teoria che diventa pratica, alla bellezza del sapere che si unisce al saper fare.
“Abbiamo voluto offrire un’esperienza live di quello che accade ogni giorno all’interno dell’Istituto Europeo di Design, perché siamo la scuola del saper fare – afferma Nerina Di Nunzio, Direttore IED Roma. In occasione di Altaroma, tutto questo è stato eccezionalmente realizzato al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, uno spazio capace di restituire un’energia particolare alle persone che lo attraversano e lo vivono”.
Gli studenti dei corsi triennali di Fashion Design, Fashion Stylist e Design del Gioiello di IED Roma hanno messo in pratica durante THIS IS IED! gli insegnamenti dei docenti: professionisti che ogni giorno condividono con i ragazzi i segreti del procedimento attraverso il quale una squadra di creativi trasforma le ispirazioni in prodotti di successo, le intuizioni in collezioni sold out.
CAMILLO BONA
Il Bianco, il Divino, la Purezza, l’Eternità del Bello: più che un bisogno sembra essere un’esigenza quasi come una speranza. Camillo Bona getta il suo sguardo su Roma, ora così offesa, nell’esigenza di ritornare al bello, anzi di ripensarlo. Ha negli occhi il ricordo di un passato vissuto e trasmesso dai Maestri Storici di un tempo in cui l’Alta Moda era nel suo massimo splendore e la città dei luoghi della Dolce Vita, del profumo di quell’eleganza perduta era densa di quella grande Bellezza. Non è una nostalgia quella di Camillo Bona o piuttosto una citazione, perché questa, è sicuramente la sfilata più personale presentata fino ad oggi, nel suo lungo e affermato cammino nell’Alta Moda, ed è la più intima, la più mistica, la più attuale e riflessiva. E’ un senso velato di nostalgia e di ricordi ma leggero, lieve, delicato come se il fermarsi a guardare il passato sia da stimolo per costruire il presente. E’ una collezione che esprime il forte desiderio e la speranza che Roma e il mondo possano di nuovo rivestirsi di purezza e di nuova bellezza. Il bianco è il colore primo della collezione, 30 capi di finissima fattura che si mischia con i toni dei rosa, del giallo, del verde acqua, del celeste.
[ph] S. Dragone – G. Palma / Luca Sorrentino
PARDEN’s
Finalista di “Who Is On Next? 2016” con menzione speciale da parte di yoox.com “per il forte impatto visivo e la freschezza”, Parden’s, giovane brand fondato da Daniele Giorgio, torna sulle passerelle di Roma con “COLOR RETRO FUTURE”, collezione Fall Winter 2017-2018. La donna Parden’s pur non rinunciando alla propria femminilità, inizia ad esprimere con sempre più forza una personalità decisa, anticonformista, sofisticata. Le silhouette si allungano e si slanciano. Linee geometriche arrotondate e i velati richiami alla sensibilità barocca propria della storia pugliese, lasciano spazio a geometrie asciutte. I ricami si alternano al taglio vivo in un gioco di contrapposizioni. Il massimalismo si scontra con il razionalismo. In un gioco costante di proporzioni si intersecano asimmetrie, sovrapposizioni e blocchi di colore. Double crêpe tecniche vengono associate a organze e crêpe de chine. L’utilizzo di materiali moderni viene accostato a tessuti tipici del vocabolario femminile. I colori sono decisi. Veloci. Primari. Giallo. Rosso. Blu. Verde. Fucsia. Viola. La ricerca di un messaggio moderno contraddistingue questa collezione di Parden’s arricchendo il marchio di un nuovo capitolo verso un rinnovato dinamismo. Deciso. Rapido. Contemporaneo.
[ph] A. Micarelli – G. Palma / L. Sorrentino
MIAHATAMI
Vincitrice del secondo premio nella categoria prêt-à-porter di “Who Is On Next? 2016” per “il senso del colore e la decisione di utilizzare alcuni dettagli della cultura persiana”, Narguess Hatami è stata selezionata per presentare a Roma la collezione Fall Winter 2017-2018 con una sfilata personale all’interno degli spazi di Guido Reni District. Sempre alla ricerca, sempre in movimento: questa la vera anima di Miahatami. Per la prossima collezione Autunno/Inverno 2017-18 la designer Narguess Hatami ci guida attraverso un nuovo viaggio: questa volta protagonisti sono il deserto e i popoli che proprio del viaggiare hanno fatto una filosofia di vita, i Nomadi Ghashghai e Bakhtiari. Tra le varie tribù, proprio queste ultime sono le più note per le loro origini, abbigliamento, strutture tribali, tradizioni e per la bellezza scenografica dei loro accampamenti e, proprio a questo mondo, Narguess Hatami decide di dedicare la sua collezione. La stilista si lascia incantare da colori e forme delle case dei nomadi iraniani che prendono forma e vita nella collezione attraverso un racconto di immagini. Un filo conduttore che parte dall’abbigliamento e che sfocia nel panorama mozzafiato della valle dell’Iran, dalla quale il paese prende il nome, o dai tappeti Gabbeh e Kilim particolari nelle trame dei tessuti, fino ad arrivare alle dune del deserto ricamati nelle frange che si muovono a ritmo del vento, come la sabbia. I colori sono caldi, come il popolo da cui trae ispirazione Narguess Hatami: rosso, bordeaux, cammello, giallo e blu. Colori presenti sia in collezione che nelle tende dei Nomadi Ghashghai. La designer, riconosciuta e premiata per l’utilizzo di forti tonalità, inserisce per la prima volta in collezione il nero, volto a rappresentare le tende e le cappe dei “choupan”, i Pastori Ghashghai. L’eleganza, elemento imprescindibile delle collezioni Miahatami, si esprime attraverso texture e tessuti operati e lavorati come se fossero dei preziosi tappeti kilim. Maglie in punto pelliccia, ricami a punto croce e frange applicate ai tessuti sono studiate per rendere omaggio al popolo dei nomadi e rappresentano un elemento chiave della collezione. Non possono mancare le caratteristiche colorazioni a mosaico che, grazie alla sovrapposizione di due stampe, creano uno straordinario effetto tridimensionale e armonioso che si fonde perfettamente all’interno della collezione.
[ph] S. Dragone – G. Palma / Luca Sorrentino
ARNOLDO ·] · [· BATTOIS
La ricerca di Arnoldo][Battois ha prodotto una collezione che mescola sapientemente suggestioni glamour dal sapore vintage e atmosfere decisamente contemporanee. Le silhouette allungate – che si restringono attorno alle gambe avvolgendo il corpo – sono esasperate sulla schiena, definita da volumi iper-costruiti, sui quali si innestano maniche ampie che partono da spalle piccole e arrotondate. La couture diventa Pop: il glamour della linea sessanta che sembra definire gli outfit è contraddetto e aggiornato da stampe acidissime, che muovono lane pesanti e sete morbide, disegnate da Arnoldo][Battois e prodotte in esclusiva per il brand dal Lanificio Paoletti. Scimmie, flamingo, dettagli architettonici di scorci veneziani, peonie, diventano paesaggi grafici che attraversano la collezione e la ritmano cromaticamente. Sovrastampe e retini rendono caleidoscopiche le visioni disegnate dalle stampe e le fanno entrare in relazione con le articolate sovrapposizioni strutturali dettate dalla modellistica. La consolidata attenzione per i dettagli che ha reso iconiche le borse di Arnoldo][Battois si trasferisce sui capi della collezione: sulle spalle a scatola dei capispalla si innestano borse piccole come mostrine militari, che improvvisamente diventano gioielli e si intrecciano ai bottoni vintage animati dai riflessi del peltro e dell’oro.
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