Vorrei emozionare le persone con gli odori, poter raccontare una storia senza immagini o suoni, senza quasi poter toccare, quella piccola nuvola odorosa che vicino a noi si spande…
Giuseppe Imprezzabile in arte Meo Fusciuni ama definirsi “Aromatario“ ossia colui che come un chimico mescola, dosa, sceglie spezie e le trasforma in ricercate essenze da indossare e da amare. Meo è un vero e proprio artista dei profumi perché attraverso loro lui si esprime, meraviglia, fa sognare. Il suo nome, racchiude tutte le sue radici, la Sicilia: Meo, infatti, è l’abbreviazione del nome del padre, Bartolomeo, e Fusciuni il soprannome del nonno, che in dialetto siciliano significa lo scorrere, il fluire di una sorgente, nel caso di Meo, di “Una passione incredibile per tutto ciò che ha odore“.
Il suo passato e le sue esperienze sono fatte di tante sfumature, personali ed artistiche che hanno influenzato molto il suo lavoro. Il suo non è stato un vero e proprio percorso da naso e tutto ciò che oggi è Meo Fusciuni è frutto della sua grande passione e di tanto lavoro. Meo crede che ogni passaggio sia un rito di guarigione nella vita di un uomo, così come lo è stato il suo dalla professione di erborista a quella di profumiere, aromatario, un vero e proprio rito, che si è celebrato a Istanbul, città in cui è nato il suo primo profumo (1# nota di viaggio – Rites de passage) e luogo nel quale ha deciso che questo passaggio era giusto; tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010; lì nascevano i primi passi del primo progetto della Trilogia del Viaggio.
Il suo passato di preparatore galenico, cioè di rimedi naturali per la salute e la chimica stessa, sono stati una base importante, a cui poi lui ha aggiunto tanta poesia, passione, ricerca e attenzione ai piccoli dettagli. Oggi, dopo cinque anni dal primo profumo le cose sono cambiate, ha acquisito una maggiore esperienza e sa come muoversi; dalla ricerca delle materie prime a piccoli accorgimenti che servono a creare con più facilità ciò che il suo cuore e la sua poesia vogliono trasmettere.
Io e Federica siamo le uniche due persone responsabili del progetto Meo Fusciuni e ci occupiamo di cose totalmente differenti, io del profumo e della poetica e Federica si occupa dell’amministrazione dell’intero progetto e della direzione artistica dell’immagine. Sono aspetti differenti che però nella fase poi di creazione di ogni uscita devono trovare la giusta fusione, solo così ogni frutto del nostro lavoro trova il giusto compimento
Ciclo della Poesia rappresenta il passo successivo; una profonda ricerca interiore. Notturno e Luce rappresentano il ciclo compositivo di due anni l’uno vissuto nella durezza del buio, l’altro dell’equilibrio della luce. In Notturno prevalgono le note di rhum, inchiostro e cuoio in Luce le note predominanti sono invece pachouli, betulla, benzoino.
Ciclo della Mistica è un viaggio fisico e mentale in luoghi sacri e trasfigurati dell’odore, dell’animo umano che si concretizza con Narcotico inizio di questo cammino celebrazione di resine e legni per proseguire nell’immaginario onirico e fiabesco di Odor93.
Meo Fusciuni è un viaggio alla continua introspezione di se stessi, una collezione emozionante, la trasfigurazione olfattiva di un cammino percorso all’insegna della ricerca ossessiva attraverso luoghi, poesie e sensazioni.
La parte più affascinante del nostro lavoro è quella scintilla che scatta quando hai capito che l’idea per raccontare un nuovo episodio di questa collezione è quella giusta, lo capisci e basta e può nascere da tante cose, da un viaggio, da una lettura, da una visione, da un sogno, lo senti. Da questa scintilla si mette in moto un treno di idee, come se si accendesse un fuoco, ti siedi e ascolti questo fuoco, questa scintilla. Il processo è lungo, per noi dura spesso un anno o più. Dalla ricerca delle materie prime per la composizione, alla poetica e racconto del profumo, fino alla scelta accurata dell’immagine che vogliamo dare all’intero lavoro, il tutto in quella giusta fusione di cui parlavo prima, tra il mio lavoro e quello di Federica.
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