Madre, imprenditrice, food blogger Ilaria Bertinelli è un esempio di come il motto “volere è potere” sia una grande verità. Tre figure diverse, simili e interconnesse tra loro che si alternano potenziandosi l’una con l’altra. L’essere madre di una bambina Gaia affetta da celiachia e diabete di tipo 1 ha spinto Ilaria a cambiare radicalmente la sua vita e le sue abitudini. La cucina è diventata un regno dove poter sperimentare ricette che potessero far vivere la più completa normalità alla piccola Gaia, così che anche lei riuscisse a godere pienamente del gusto e del piacere della tavola senza eccessive restrizioni.
Il lancio blog e la presentazione del suo primo libro “Uno chef per Gaia” ad una delle serate di Risate e Risotti sono state due coincidenze che hanno determinato la sua partecipazione al Rice Food Blogger Chef Giuseppina Carboni e la sua vittoria. Dopo la vittoria del contest Ilaria non solo ha partecipato a diversi eventi di Risate e Risotti in giro per l’Italia ma ha scritto e pubblicato un nuovo libro “Food blogger in viaggio” dove raccoglie ricette, spunti e storie. Ma soprattutto segna l’inizio di un processo di scambio, arricchimento e sensibilizzazione nei confronti del pregiudizio legato alle diversità alimentari, forte del potere racchiuso nel cibo quale fonte di condivisione e piacere della tavola. Oltre ad aver assistito al momento della vittoria lo scorso anno nella splendida cornice di Borgo San Faustino ad Orvieto ho avuto il piacere di conoscerla di persona e l’onore di intervistarla poco prima delle semifinali del contest Rice Food Blogger Chef Giuseppina Carboni il prossimo 16 giugno nella Chef Accademy di Terni e della finale, quando dovrà passare lo “scettro” ad un nuovo vincitore.
Quando Luca Puzzuoli nella Finale 2017 ha pronunciato il Tuo Nome qual è’ stata la tua prima sensazione?
Un’emozione fortissima perché quella vittoria non era semplicemente la vittoria di un contest, ma la celebrazione di una ri-conquista della normalità. Infatti, il mio blog parla di diabete di tipo 1 e celiachia, ossia di diete speciali. Generalmente quando racconto delle nostre esigenze alimentari, le persone mostrano compassione pensando a “tutti i sacrifici che dovete fare”. Ebbene, se è vero che seguire una dieta speciale richiede molta attenzione nella preparazione e nella scelta di cosa cucinare, non significa tuttavia che il risultato, ossia il cibo preparato, sia meno gustoso del cibo “degli altri”. Poiché il riso è un ingrediente che possiamo utilizzare senza grosse limitazioni, ho deciso di spedire la mia ricetta al contest con l’intento di dimostrare alla mia famiglia che il nostro cibo è davvero speciale!
Come hai conosciuto Risate&Risotti e il Contest Rice Food Blogger” Chef Giuseppina Carboni”?
La manifestazione Risate&Risotti mi è stata presentata da una giornalista e amica, Titti Dell’Erba, che ha organizzato la presentazione del mio primo libro, “Uno chef per Gaia”, ad Agerola sulla Costiera Amalfitana la sera precedente l’inizio della stagione 2016 della kermesse. Oltre ad essere stata travolta dall’ allegria della serata, ho scoperto che l’ideatore della stessa, Luca Puzzuoli, organizzava anche una gara di cucina aperta ai Food Blogger. Siccome il mio blog era attivo da poco più di un mese, avevo tutte le carte in regola per partecipare!
In questo anno grazie alla vittoria del Contest 2017 hai partecipato a diverse serate ed eventi organizzate da Risate e Risotti in giro per l’Italia, Come hai vissuto questo anno da “reginetta”? Cosa porterai con te?
E’ stato un anno davvero travolgente! Il viaggio in giro per l’Italia ha significato nuovi incontri e nuove amicizie che sono sicuramente il patrimonio più prezioso che Risate&Risotti mi ha lasciato. La partecipazione al Merano Wine Festival mi ha regalato un’emozione straordinaria: splendida partecipazione, tanto interesse ed un’energia davvero… frizzante! Ma sicuramente l’evento più straordinario è stata la realizzazione e uscita del libro “Food Blogger in viaggio”.
“Food Blogger in viaggio” il tuo libro uscito subito dopo la tua vittoria e un altro bellissimo tuo traguardo raggiunto. Perché hai scelto questo titolo per il libro e qual’era il l’obiettivo?
La pubblicazione del libro era un progetto legato alla vittoria del Contest che ho voluto portare avanti in modo coerente con il mio blog quindi proponendo ricette con e senza glutine e con il calcolo del contenuto dei carboidrati, dato fondamentale per chi è affetto da diabete. Il libro è un diario di viaggio sia delle tappe gastronomiche di Risate&Risotti che delle tappe di semifinali e finali del contest. Ogni ricetta racconta di un incontro, di un prodotto o di una ricetta che mi ha lasciato un ricordo particolarmente piacevole. L’obiettivo era quello di regalare un viaggio immaginario, ma non troppo, tra luoghi e sapori.
Quando e com’ è nata la tua passione per la cucina?
Ho sempre avuto la passione per la cucina perché sono nata e cresciuta in campagna dove mamma, nonna e zia lavoravano sempre insieme. Avere ospiti a tavola era l’attività di aggregazione per eccellenza, quindi le donne di casa si trovavano a cucinare insieme ed io, già da piccola, amavo aiutarle perché questo mi consentiva di entrare curiosamente nel mondo dei loro discorsi di adulti e nei loro racconti.
Quali sono gli ingredienti che non devono mancare mai nella tua cucina?
Sicuramente verdure, olio extra vergine, farine (ovviamente senza glutine nel mio caso) e Parmigiano Reggiano perché sono gli ingredienti che mi permettono di cucinare tantissime cose adatte alle nostre esigenze, ma anche gustose e leggere.
Mamma, imprenditrice, blogger in quale di queste figure ti riconosci di più e come si conciliano tra loro?
Il motivo delle mie tre figure sta proprio nel fatto che non ne esiste una alla quale sia pronta a rinunciare, ovviamente per motivi diversi, ma sono tre aspetti della mia vita che si completano a vicenda. La vera difficoltà sta nel conciliare i tempi, ma il mio lavoro è sempre stato basato sull’organizzazione e questo contribuisce sicuramente a mettere ordine nella moltitudine di impegni e scadenze.
Quali consigli dai ai finalisti di quest’anno?
Di comportarsi come se fossero nella loro cucina di casa. Ho capito che la cosa più semplice e, allo stesso tempo, più produttiva è quella di esprimere quello che si ama fare perché è quello che facciamo meglio. Quindi il mio consiglio è di non farsi tentare dall’idea di “imitare” gli altri che ci sembrano più bravi e professionali, ma di essere orgogliosi della propria idea e portarla a termine.
Ilaria Bertinelli tra 15 anni?
Ho talmente tanti sogni e progetti da realizzare nel breve che non mi pongo mai domande a così lungo termine. Penso e spero che tra 15 anni io possa riuscire a tenere gli stessi ritmi che tengo oggi perché significherebbe che la salute, la mia carica di energia e positività non mi hanno abbandonata e questo è il più grande desiderio che posso esprimere.
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