Dopo Pitti, la Moda Uomo milanese e l’Houte Couture parigina è stato il turno di Altaroma la kermesse capitolina che anni accende i riflettori sull’alta moda nazionale, internazionale ma sopratutto sui nuovi talenti. Un’edizione rinnovata sempre più aperta ai giovani talenti e ai brand indipendenti del sistema moda, senza tuttavia perdere la continuità e il legame con la tradizione artigianale delle maison e degli atelier del territorio. Nuovo headquarter di questa stagione il PratiBus District, uno spazio polifunzionale, ex deposito Vittoria dell’ATAC, sapientemente riqualificato, con quattro macro aree, dedicate alle diverse tipologie di attività e all’interno delle quali si sono svolte le principali produzioni e sfilate.
Tre le anime di questa AltaRoma: Fashion Hub, dedicata a scouting, formazione e promozione della creatività emergente; Atelier, contenitore di sfilate e presentazioni di maison di couture, neo-couture, piccoli atelier, sartorie e artigianalità; In Town, destinata a iniziative e attività connesse alla moda che, durante la manifestazione, colgono l’occasione per promuoversi e instaurare contatti utili al proprio business in città.
L’alta moda fa sognare, fa desiderare, toglie il fiato su come i designer attraverso le loro creazioni riescano a materializzare e raccontare un sogno, il loro sogno capo dopo capo.
Il sogno di Giada Curti prende vita con la collezione P/E 2019 “Hedonè” divinità di straordinaria bellezza figlia di Eros e Psiche.
Giada spiega: “la Couture deve abitare il territorio del mito; un mito moderno, vitale ed emozionante, dove l’istinto governa la fantasia e l’immaginazione vive in un spazio senza tempo, interiore e segreto. L’alta moda è speciale perché è fuori dal tempo”.
La collezione, profuma di glamour, di pizzi e di intarsi, di taffetas e di seta frusciante, di tacchi alti e di piume viene calata nell’oggi e diventa intima e personale. Perfetta nella sua assoluta bellezza.
Linee e piani paralleli, che in seguito alla loro deformazione prospettica, creano movimento nello spazio trasformandosi in curve e convergenze. La collezione di Sabrina Persechino prende il nome di Dynamic, proprio per il “dinamismo” che si crea in seguito a tale deformazione prospettica.
La designer rende le sue creazioni “vive” è dinamiche”, attraverso un’ alternanza di pieni e vuoti, pieghe e tagli, che definiscono le forme degli abiti.
Le sete e i pregiati tessuti si tingono di colori neutri ma incisivi come olivite, bianco, nude, rosa, nero. La ricerca di nuove trame e orditi nasce dalla laseratura di tagli paralleli, più o meno profondi, sui tessuti. Outfit rigorosamente lineari e geometrici ma di estrema eleganza e sensualità, tra cui immancabili i capispalla e le tute, oltre che abiti da cocktail e da grande soirée.
Fiocchi, fiocchi e ancora fiocchi per la nuova Collezione Couture P/E 2019 di Nino Lettieri che si diverte a mescolare, oltre al classico ed irrinunciabile black and White, svariati colori dal giallo al fucsia dal verde al glicine dal blu al rosa per i tailleurs rigorosamente dal taglio sartoriale e linee fluttuanti con ricami preziosi per gli abiti da sera.
L’organza, il satin, il mikado, il taffettà, lo chiffon si alternano sia nelle stampe, disegnate dallo stilista, rappresentate da fiocchi a righe che volano, giganti e piccoli su fondo bianco e fondo nero, ma anche nelle tinte unite dei colori che Nino Lettieri suggerisce per la nuova primavera estate sia negli ampi volumi delle gonne di taffetà da gran sera che per i tailleurs giacca pantalone dalle line tight.
Si consolida il ruolo di Altaroma come vetrina e incubatore di idee per i designer emergenti. Più di 100 designer emergenti nazionali e internazionali sono stati i protagonisti del programma invernale di Altaroma facendo respirare per qualche giorno nella città eterna un po di quella moda che tutti consciamente o inconsciamente dedideriamo e amiamo.
Leave A Reply