Ci sono dei posti che ti restano per sempre nel cuore, dove non puoi far a meno di tornare; perché li sono custoditi alcuni dei tuoi ricordi più belli, perché ti senti coccolato, perché ami il suo design e i suoi sapori, perché ti senti come a casa, perché sei legato profondamente alle persone che lo abitano. Alessandro e Andrea mi hanno fatto innamorare di Acquolina, giorno dopo giorno hanno nutrito questo amore con la loro passione e dedizione e oggi so che questo amore potrà solo che crescere, alimentato dal talento e dal sorriso dello nuovo e giovanissimo chef Daniele Lippi. A volte l’apparenza inganna e lo chef Lippi fa di questo motto il fil rouge del suo menu; un menu interessante, studiato in ogni dettaglio e anche divertente.
Lo stile di Daniele Lippi
Quella della cucina per Daniele è una vera passione iniziata da giovanissimo. E’ sempre stato curioso e confessa che ha ancora voglia di giocare:
“Non mi prendo mai troppo sul serio ma prendo la cucina molto sul serio. Ho troppo rispetto per questo lavoro, cosa c’è di più importante del cibo? Ma la vita è anche leggerezza e voglia di guardare oltre le apparenze”.
Oltre le apparenze… una specie di mantra per Daniele, che lo porta ha creare un menu sorprendentemente elaborato in ogni dettaglio che vada per l’appunto oltre le apparenze ma che allo stesso tempo sia equilibrato e coerente nei sapori. Il suo obiettivo non è ingannare bensì stupire i propri commensali portando a tavola un carciofo che in realtà è un topinambur, di far giocare midollo e capasanta allo scambio dei ruoli, di far vestire l’anguilla da costina di maiale.
La cucina di Daniele Lippi piacere per occhi e palato
Daniele si lascia sorprendere dai sensi, il gusto di un vegetale che ne richiama un altro, la vista di un prodotto che gli ricorda la forma di un altro, il profumo di un ingrediente che lo riporta in uno scenario diverso e poi insegue un’idea e la realizza con maestria e senso estetico. Un percorso degustativo sorpredende che coinvolge tutti i nostri sensi a cominciare dalla vista fino ad arrivare al gusto e talvolta anche al tatto.
Così come in un rebus si devono mettere insieme tutti gli indizi per arrivare alla soluzione allo stesso modo per poter gustare al meglio ogni sua creazione devono essere messi insieme tutti gli elementi che compongono il piatto. Una cucina che predilige principalmente il pesce come ingrediente principale ma spazia anche sulla carne combinandoli talvolta sempre in chiave surrealistica Magrittiana come il cambio di ruoli tra la Capesanta e midollo nel piatto Capasanta è midollo o Hoink Hoink dove l’anguilla si presente come una costoletta di maiale.
Una sorpresa continua fino al dessert dove una delle ricette indiane più conosciute diventa grazie al pastry chef Pier Simone Guarino un delizioso dolce, attraverso diverse consistenze fatte di mousse e cioccolato bianco che visivamente e al palato riconducono al Pollo al Curry.
About Daniele
Cresciuto alla scuola dei fratelli Troiani, per 9 anni presso il Convivio, Head Chef dal 2015, Daniele Lippi perfeziona il suo stile con varie “incursioni” ai vertici del panorama stellato internazionale, da Yannick Alléno – Pavillion Ledoyen***, Paris – a Enrico Crippa – Piazza Duomo ***, Alba – a Grant Achat, presso Alinea Restaurant di Chicago e ancora in Spagna con Paolo Casagrande al Lasarte ***di Martin Bersategui. L’arrivo di Daniele Lippi conferma da una parte continuità con la gestione di Angelo Troiani, executive chef, e dello che, scomparso prematuramente un anno fa, con il quale Daniele era legato da un rapporto di profonda amicizia. Ma nello stesso tempo rivendica il desiderio di sperimentare e di innovare, di sorprendere e divertire, di padroneggiare la tecnica ma di lasciarsi guidare dalla fantasia. La brigata in cucina è confermata – con una new entry, il Pastry Chef Pier Simone Guarino – così come in sala, con Benito Cascone, Restaurant Manager e Emanuele Pica, Head Sommelier.
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